Futsal Isola, l'Under 21 va oltre la delusione play-off e si gode i gioielli

Futsal Isola, l'Under 21 va oltre la delusione play-off e si gode i gioielli
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Giovedì 30 Marzo 2017, 16:23
Sport e amicizia. Un gruppo d’acciaio formato a pane e pallone, la squadra Under 21 del Futsal Isola. «Quest’under ha un futuro», ha ripetuto più d’una volta mister Gustavo Arribas. «Tutti possono aspirare a giocare ai massimi vertici di questa disciplina», la profezia del tecnico argentino. Simone Esposto e Roberto Marconi sono solo due dei pezzi pregiati della Futsal Isola. «Quando ho iniziato pensavo che il futsal fosse un po’ l’alternativa al calcio - spiega Esposto -. Andavo spesso a vedere dei miei amici che giocavano nell’under 21. Mi sono appassionato e ho voluto provare. Lì ho capito che invece il calcio a 5 è tutta un’altra cosa. Molto più emozionante del calcio. L’inizio? Traumatico. Tatticamente era un disastro. Non capivo come muovermi. Poi grazie a mister Arribas sono riuscito a entrare dentro i meccanismi e da lì è stata un’esperienza splendida. Il gruppo? Una favola. Squadra, società, presidenti, non potevamo chiedere di meglio. Meritavamo tutti i play off. Abbiamo lavorato tanto a livello mentale. A livello di tecnica e tattica non eravamo inferiori a nessuno. In questa stagione ci mancava un po’ di autostima. Mister Arribas c’ha fatto crescere tantissimo non solo come sportivi ma come uomini. Smettere? Non se ne parla. Io continuerò. Non so ancora dove, se con la Futsal Isola o con un’altra squadra ma sicuramente non lascerò il calcio a 5».

«Consiglierei a chiunque di provare questo sport e farlo con la Futsal Isola», dice invece Roberto Marconi. «E' davvero tutto splendido. Più che una squadra siamo un gruppo di amici che si diverte e suda insieme. Siamo uniti e questo c’ha permesso di migliorare partita dopo partita, anno dopo anno, senza mai mollare o buttarci giù. Volevamo dimostrare di potercela giocare con tutti. Siamo riusciti nel nostro obiettivo. I play off? Dispiace averli solo sfiorati, l’avremmo meritati. Giocare ancora? Sicuramente sì. Devo sistemare qualche cosa con il lavoro. Quest’anno è stata dura ma c’è tutta la volontà di proseguire su questo cammino».
U.Ser. 
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