Gaeta, mister Melchionna detta le condizioni: «Resto solo se riapre il Riciniello»

Felice Melchionna del Gaeta
di Andrea Gionti
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Martedì 31 Maggio 2016, 20:26 - Ultimo aggiornamento: 20:31
Raggiunta la salvezza in Eccellenza dopo lo spareggio contro il Città di Minturnomarina, in casa Gaeta si guarda al futuro. Futuro ancora incerto soprattutto per la guida tecnica, dopo che il calabrese Felice Melchionna, ora tornato nella sua terra per godersi il riposo dopo la stagione al timone sia della prima squadra che di quella della juniores élite. Ci sono ancora perplessità e incertezze sulla sua permanenza, anche se risulterà decisivo l’incontro con il presidente Mario Belalba, che sta seguendo da vicino con l’amministrazione comunale anche la questione relativa allo stadio Antonio Riciniello.

«Su richiesta del mio presidente - osserva Melchionna - tornerò a Gaeta per valutare la continuità del rapporto, ma, a dir la verità, già subito la vittoria del playout avevo espresso alcune riserve sulla mia permanenza al timone del Gaeta. Riserve che non riguardano l’ambito sportivo e tecnico, ma la possibilità o meno di avere a disposizione lo stadio, che reputo fondamentale e oltretutto indispensabile per svolgere dal 1° agosto la preparazione estiva».

L’aspetto prioritario è che il neo manto in sintetico è stato già omologato, anche se ci sono da completare alcuni lavori. «Belalba e la sua famiglia stanno continuamente sollecitando il sindaco e l’assessore allo sport, anzi credo stiano facendo più del dovuto, per amore dei colori biancorossi. Per quanto mi riguarda sto prendendo in considerazione anche altre proposte, qualcuna di club di categoria superiore, ma l’affetto e il legame con la città, con l’ambiente, la dirigenza e lo staff restano intatti. Avendo uno stadio a disposizione, il ritorno della tifoseria e la costruzione di una squadra competitiva che sappia regalare soddisfazioni, potrebbero essere tutte un vantaggio. L’idea senz’altro mi affascina, vediamo quale sarà la proposta della dirigenza. Ma ribadisco con fermezza, qualora vengano meno l’utilizzo del Riciniello e l’apertura al pubblico, dovrò dire no. Per la Polisportiva, specie quest’anno, ho lottato, ho sofferto, ho anche pianto prima di centrare il risultato, quindi mi auguro di cuore di restare», conclude Felice Melchionna.
 
 
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