Genoa-Sampdoria, ecco il derby degli opposti

Genoa-Sampdoria, ecco il derby degli opposti
di Marco Callai
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Sabato 4 Novembre 2017, 11:22
Mai come quest'anno Genoa e Sampdoria arrivano al derby (ore 20,45 Sky Sport 1, Sky Supercalcio, Premium Sport), con stati d'animo e situazioni di classifica completamente diversi. Sono divisi da 14 punti. Sotto Juric, attualmente in coabitazione con il Verona, c'è solo il Benevento e l'allenatore deve a tutti i costi vincere, questa sera, per evitare un probabile esonero. Lo spettro di Ballardini, specialista in salvezze complicate (due proprio con il Genoa nel 2011 e nel 2013), si agita ormai da diversi giorni. Sopra Giampaolo, invece, le cinque grandi, con possibilità di avvicinarle ulteriormente in caso di successo nel recupero casalingo contro la Roma. La crisi rossoblù è figlia, soprattutto, di un mercato raffazzonato, di una situazione societaria in continuo divenire, dell'assenza di leader in campo e di qualche scelta tecnica sbagliata. Juric, dopo aver portato per tre giorni la squadra in ritiro a Coccaglio, ha ancora una chance per riprendere saldamente la guida del timone di una nave in tempesta e chiede personalità ai suoi giocatori per arginare lo scoglio derby. Taarabt è imprescindibile per maturità e voglia,

Lapadula partirà da titolare e può esser l'uomo della Provvidenza ma ancora e comprensibilmente, complice la lesione al ginocchio di inizio campionato, non si è sbloccato. A deludere maggiormente, sino a oggi, sono i perni del centrocampo: Veloso e, soprattutto, Bertolacci. In difesa, il recente rientro di Izzo dalla squalifica sembra assicurare maggiori equilibri in primo luogo a Zukanovic e Rossettini, vittime di frequenti amnesie. Giampaolo, comunque, non si fida, perché in una partita come questa le differenze si annullano. Ha ragione da vendere, ma anche un credito piuttosto significativo nei confronti della sua gente. Due successi blucerchiati nella stagione scorsa, qualcosa che in serie A non accadeva dal 1960. Una partenza sprint, con cinque successi nelle prime cinque gare interne e un gioco spumeggiante che mette alle corde squadre più ambiziose come Milan, Fiorentina e Atalanta. La Samp, nonostante le partenze di Muriel e Schick, vanta il quarto miglior attacco. Quagliarella lo guida con entusiasmo e autorevolezza, ben coadiuvato dalla forza fisica di Zapata. Il colombiano è stato l'ultimo felice innesto di una campagna acquisti mirata a compattare la forza del gruppo. Sulla trequarti, un ispirato Caprari, in omaggio anche alla cabala (unica doppietta in A con il Pescara rifilata al Genoa), potrebbe scalzare Ramirez. A centrocampo Torreira e Linetty fanno faville: il primo è il re dei palloni recuperati, il secondo un gigante nelle vincenti incursioni in area. Aver riabbracciato Viviano tra i pali, dopo un calvario di cinque mesi e mezzo dovuto a un'operazione al ginocchio sinistro, completa il roseo panorama di Giampaolo. I suoi unici problemi, attualmente, sono d'abbondanza. Il nodo riguarda solo la fascia destra difensiva dove né Sala né Bereszynski stanno particolarmente brillando. Il derby, a Genova, è la madre di tutte le sfide. Spesso e volentieri, in passato, ad accendere la Lanterna è stata la squadra capace di supplire alle carenze tecniche con determinazione e grande cuore. Juric, per evitare che quello di oggi sia il suo primo e unico derby sulla panchina del Genoa, può aggrapparsi anche a questo.
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