Hoffenheim, ecco Nagelsmann il mister app

Hoffenheim, ecco Nagelsmann il mister app
di Federico Lo Giudice
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Lunedì 16 Ottobre 2017, 10:47 - Ultimo aggiornamento: 18:51
COLONIA Giovane, moderno e tecnologico. Dal suo arrivo in Bundesliga, nel febbraio 2016 a soli 28 anni che ne hanno fatto l'allenatore più giovane nella storia del calcio tedesco, Julian Nagelsmann non ha smesso di stupire sia per i risultati ottenuti dall'Hoffenheim che per il suo modo di lavorare utilizzando la tecnologia per migliorare le prestazioni della squadra.
FORMAZIONE
La sua ultima idea è un'applicazione per smartphone che si sta rivelando utile per aiutarlo a decidere chi dovrà indossare una maglia da titolare. Ogni mattina i suoi giocatori, infatti, devono rispondere a cinque domande che servono a valutare la loro condizione psicofisica. «Analizziamo i dati che ci arrivano, ha detto l'allenatore, per capire se un calciatore è al limite del sovraccarico o se invece è in buone condizioni. Inoltre mi aiutano anche a decidere la formazione, visto che è anche uno strumento che mi permette di capire chi ha bisogno di una pausa». Le domande, che né Nagelsmann né i calciatori dell'Hoffenheim per ora hanno svelato, sono a quanto pare parecchio invasive. Questo fa in modo che nessuno possa mentire, almeno di voler incorrere in una brutta figura. Le risposte, infatti, vengono confrontate con i dati che emergono dagli allenamenti. Se il rendimento di un giocatore in allenamento è meno brillante di altri giorni, ma nel questionario ha affermato di essere in ottime condizioni deve risponderne al tecnico. Laptop trainer. Ossia, allenatori da portatile. È il termine che qualche tempo fa coniò Mehmet Schöll per definire, in senso negativo, un tecnico privo di esperienza non solo in panchina ma anche in campo. Un termine indirizzato principalmente a Nagelsmann che ha impiegato poco tempo per dimostrare che questa definizione è più corretta per indicare allenatori innovatori, brillanti e capaci di stare al passo coi tempi. E lui, il ragazzo nato a Landsberg am Lech, la città dell'Alta Baviera famosa per il carcere dove Adolf Hitler dettò a Rudolf Hess il Mein Kampf, non perde occasione per utilizzare tutti gli strumenti della tecnologia per svolgere al meglio il proprio lavoro. Lo può fare anche perché gli sono stati messi a disposizione quelli più moderni a cominciare dal centro tecnico del club. A Zuzenhausen, dove si allena la squadra, il presidente Dietmar Hopp (capo della Sap, multinazionale che sviluppa software gestionali) ha cominciato regalandogli il Footbonaut: una gabbia nella quale i giocatori vengono chiusi e nella quale attraverso un suono capiscono da dove lo spara-palloni lancerà loro la palla che devono controllare e che, in base alla porticina che si illumina devono calciare in porta nel minor tempo possibile. Poi è stato il momento del Videowall, uno schermo di sei metri per tre piazzato a metà del campo di allenamento per permettere ai giocatori di vedere in tempo reale i loro errori, cioè una lavagna tattica interattiva. Nuove idee, tecnologia e risultati vincenti che stanno aiutando Nagelsmann a diventare uno dei tecnici più apprezzati d'Europa.
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