Il successo del Chievo è giusto e ratifica l’attuale superiorità tecnica rispetto al Verona. Ma conferma che il Verona stesso, nella sua ricerca di un’identità, è comunque una squadra accesa da voglia, desiderio di restare nel massimo palcoscenico. Sul tabellino, volti che sono altrettante storie. Sponda Chievo, Inglese timbra la prima doppietta in un derby, 17esimo gol in 69 gare di A, un presente a Verona e un futuro al Napoli, che l’ha acquistato quest’estate lasciandolo in parcheggio per un altro anno e sta ragionando se portarselo lì già a gennaio (Inglese deve comunque crescere ancora molto, specie per prolificità negli ultimi 16 metri) ma c’è anche Pellissier, gol numero 108 in serie A, lui che dopo l’addio di Totti è il secondo giocatore per alta fedeltà alla propria maglia dopo Buffon (con fascia di capitano acclusa). Sponda Hellas, il sigillo n. 110 di Pazzini tra i grandi: il cuore del Verona, in questo derby difficile, l’ha incarnato anche e soprattutto lui, leader cui affidarsi per rincorrere la salvezza.
LEGGI LA CRONACA
© RIPRODUZIONE RISERVATA