Italia: patto tra gli azzurri per i playoff. Tavecchio chiama Ventura, ma il ct è sempre più solo

Ventura
di Ugo Trani
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Sabato 7 Ottobre 2017, 22:21 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 01:05

L’Italia, senza scendere in campo, si qualifica per i playoff di metà novembre. Ringrazia il Belgio che vince sul campo della Bosnia e non se stessa. Anche perché, ultimamente, la Nazionale sembra sparita. Gioca male e mai da squadra. E’ vulnerabile e impaurita. E Ventura non sembra più in grado di condurla in Russia. La sconfitta di Madrid lo ha reso meno credibile all’esterno e soprattutto all’interno. Ma la Nazionale non si può permettere di restare a casa e di non partecipare al prossimo mondiale soprattutto dopo le deludenti eliminazioni negli ultimi due, sempre alla prima fase, in Sudafrica nel 2010 e in Brasile nel 2014.

CONFRONTO DI GRUPPO
I
l ct, subito dopo il pari deprimente contro la Macedonia, ha dovuto prendere atto che l’aria è cambiata (è stato contestato all'uscita dell'albergo, fischiati i giocatori). E finito sul banco degli imputati, come sempre accade a chi siede sulla panchina azzurra. E ha capito che la situazione dentro lo spogliatoio non è più quella di qualche mese fa. A Madrid, dopo essere stata umiliata dalla Spagna, ogni certezza è improvvisamente evaporata, come ha spiegato, con lucidità e onestà, Buffon nel dopo partita di Torino. Ventura, dopo aver parlato per qualche minuto alla squadra, venerdì si è fermato con i senatori Barzagli, Bonucci, Chiellini e ovviamente il capitano. Dieci minuti di confronto per trovare la soluzione al caso Italia. Senza inventarsi niente, ma puntando sul gruppo. Evitando piagnistei e affidandosi ai più esperti. Perché i giovani hanno accusato il ko del Bernabeu e non si sono più ripresi. Niente esperimenti: né a Scutari contro l’Albania né agli spareggi dove, per il momento, la Nazionale si presenterebbe da testa di serie ed eviterebbe le rivali più quotate (ora, in attesa dell'ultimo turno, le possibile avversarie sarebbero la Svezia, la Danimarca, l'Irlanda del Nord e la Grecia) . Un’altra riunione c’è stata anche al Filadelfia, ieri pomeriggio prima dell’allenamento, ma ha visto protagonisti solo i giocatori, ancora in attesa di conoscere il risultato del Belgio in Bosnia che li ha poi portati al playoff. Psicologicamente la squadra è a terra: il dibattito che si è aperto nello spogliatoio può servire in particolare ai più giovani. In sintesi: big più coinvolti per aiutare i ragazzi, in campo e fuori, e compattezza da ritrovare in fretta.

INTERVENTO DEL PRESIDENTE
Tavecchio ha chiamato venerdì e ieri Ventura. Per chiedergli che cosa sta accadendo e al tempo stesso per confermargli la fiducia. Ma se le telefonate del presidente azzerano qualsiasi voce su un avvicendamento, già per gli spareggi o più avanti se l’Italia andrà in Russia (candidati ce ne sono, anche di lusso: Ancelotti non si è presentato al Grande Torino proprio per evitare lo scontato accostamento alla panchina in bilico), la questione ct sarà comunque affrontata dalal Federcalcio nelle prossime settimane. La Nazionale, almeno contro la Macedonia, ha pagato le assenze pesanti a centrocampo, De Rossi e Verratti, e anche quella in attacco, con Belotti che, presente in tribuna a Torino e passato ieri a salutare i compagni in ritiro, rischia di non esserci nemmeno nei playoff. I forfait non bastano però a spiegare l’involuzione nel gioco e anche la scelta di alcuni giocatori mandati allo sbaraglio a Torino.

La partita di questa sera a Scutari non conta per la classifica del gruppo G, ma vale per il ranking. e per il riscatto, dopo la figuraccia contro la Macedonia. Immobile e Parolo sono diffidati, almeno il primo dovrebbe restare fuori contro l’Albania di Panucci, anche per non correre il rischio di perderlo nella gara 1 degli spareggi. L’idea del ct è di ricominciare dal 4-2-4, cioè dal suo sistema di gioco preferito. Quello che, però, si è frantumato al Bernabeu lo scorso 2 settembre.

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