Il Lido di Ostia fa visita alla Mirafin
in palio c'è un pezzetto di serie A

Roberto Matranga, allenatore del Lido di Ostia
di Diego Cappelli
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Venerdì 25 Novembre 2016, 12:37
Forse non sarà decisiva (almeno per le sorti del campionato), certo è che Mirafin-Ostia rappresenta uno snodo cruciale nell’economia del girone E di serie B. Lidensi al primo posto, con tre lunghezze di vantaggio sui rossoblu e sul Gymnastic Fondi, atteso da uno storico derby (il primo nel nazionale) contro la Virtus. Ecco perché la formazione di Matranga può dare un altro “strappo” importante. «La gara avrà più impatto sul lato psicologico – dichiara l’allenatore del Lido - anche se i punti in palio sono importanti per l'accesso alla coppa Italia. Per quanto riguarda il campionato, però, è ancora troppo presto per parlare di futuro. Di sicuro sarà una partita molto intensa».

Una sconfitta in avvio a Marigliano, poi sette vittorie (l’ultima per 6-0 su Ortona) e un pareggio nelle restanti 8 gare e soprattutto due successi convincenti contro Gymnastic e Brillante che seguono a ruota e continuano a “sgomitare” per farsi largo verso l’alta classifica. Fin qui tutto bene per il Lido, che forse arriva al match del PalaEnea in condizioni migliori rispetto all’avversario di turno:  «La nostra striscia positiva ci sta dando delle consapevolezze che cerchiamo di alimentare di gara in gara – precisa Matranga - ma negli scontri diretti si nascondono insidie molto pericolose e per questo dico che non ci sono vantaggi particolari che possono far sbilanciare il pronostico da una parte o l'altra».

Sull’altro lato del campo ci sarà una formazione attrezzata, dotata di qualità tecniche e caratteriali. Che forse non è partita per arrivare in vetta, ma ha iniziato a prenderci gusto. Per questo, come spesso succede, occorrera curare i minimi dettagli e cercare di indirizzare gli episodi dalla propria parte. «La Mirafin è tecnicamente tra le migliori squadre del campionato – continua Matranga - dobbiamo essere bravi ad arginarli e colpire quando ci sarà la possibilità. Nel nostro sport esistono molte varianti che possono decidere le partite tipo le palle inattive o il gioco col portiere di movimento, quindi è molto difficile individuare una situazione specifica che possa determinare il risultato». Da valutare le condizioni di Sordini e Gioia, ma non ci sono alibi. «Soprattutto negli scontri diretti le problematiche passano in secondo piano – conclude -.  Ho un gruppo di ragazzi meravigliosi che danno tutto e lo faranno anche domani, come è successo finora». 

Anche da parte della Mirafin l’attesa è tanta. L’opportunità dell’aggancio è ghiotta, ghiottissima, anche puntando sul fattore “casalingo”. Basta una vittoria e si rimescolano le carte. Con la formazione di Salustri che può tornare in vetta come era accaduto nelle prime cinque giornate contraddistinte da altrettante vittorie. Poi un calo durato tre partite, prima del successo di sabato scorso contro Salerno che ha restituito il morale e la fiducia necessari per cercare di tornare in cima alla graduatoria.

«La tensione si avverte – spiega il presidente Raffaele Mirra – ma è quella giusta. Ieri ho cercato di dare un pizzico di tranquillità in più al gruppo, dobbiamo scendere in campo consapevoli dei nostri mezzi, cercando di affrontare la sfida come una normale gara di campionato». La Mirafin vuole vincere, e in questo senso è cambiata un po’ anche la “filosofia” della società. Perché se alla vigilia del torneo si era partiti per fare il massimo, ma senza porsi traguardi particolari, adesso competere per il vertice e centrare la qualificazione in coppa Italia sono diventati quasi degli obiettivi.

«Diciamo che l’appetito vien mangiando – continua il presidente -. Io non mi aspettavo questa partenza lanciata, e devo dire che ci sono rimasto parecchio male quando abbiamo attraversato quel piccolo passaggio a vuoto che ci è costato il primato. Dopotutto la squadra ha dimostrato di essere attrezzata per fare bene, e ha giocatori che in questa categoria possono decidere le partite in ogni momento».

Facile il riferimento a Bacaro, che però ancora non si è espresso al massimo del suo potenziale. «Chiaro che da lui mi aspetto tanto – sottolinea Mirra – ma ha avuto qualche problema fisico, ha iniziato tardi la preparazione in più c’è stata la nascita della figlia, insomma è stato un momento ‘particolare’. Ma so anche che se riesce a dare il massimo e a recuperare la condizione migliore, come sicuramente accadrà, può essere il vero valore aggiunto di questa squadra». Comunque vada, contro il Lido di Ostia, sarà una grande festa di sport. «Mi aspetto un PalaEnea stracolmo – conclude Mirra – un grande spettacolo di pubblico. Poi, sul campo, vinca il migliore ma è ovvio, spero che sia la Mirafin a vincere e a regalare ai suoi tifosi un’altra grande gioia».

 
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