Non venne però riconfermato per fare spazio a Dario Marcolin, licenziato a febbraio per Novellino. Salvezza, playoff e poi esonero per l'attuale allenatore del Palermo e così gli emiliani un anno fa si salvarono con la coppia Pavan-Melotti. Ora con l'esonero di Crespo, si ritorna dal caro, vecchio Cristiano, ex capitano della Lazio di serie A, negli anni ’80, e tecnico pragmatico. Alla Novellino, proprio. Una sicurezza. Poi, per carità, la salvezza non è scontata, però Bergodi conosce l’ambiente e ha già firmato belle imprese, valorizzando al massimo la coppia Pasquato (talento ora al Pescara) e Mazzarani, operato a novembre a un ginocchio, al ritorno dal buon prestito all’Entella.
A Pescara Bergodi debuttò in A, da allenatore, subentrò al debuttante Stroppa, fece discretamente, salvo essere licenziato nel finale, per l’imberbe Cristian Bucchi. Meno bene a Brescia, in B, tre stagioni fa. La scorsa ritornò in Romania, al Rapid Bucarest, poi al Targo Mures, con dimissioni per la crisi societaria.
A 54 anni sta benissimo nel calcio italiano di vertice, rispetto a Crespo offre maggiori garanzie di tenuta. Bergodi è navigatissimo, da calciatore si era affermato a Pescara, giocò anche nel Padova, da tecnico è stato anche a Malta. Ha voglia di lavorare, è saggio e piace ai tifosi. Il presidente Antonio Caliendo stavolta va sul sicuro.
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