Lazio, Immobile punta il "suo" Pescara per ricominciare a segnare

Lazio, Immobile punta il "suo" Pescara per ricominciare a segnare
di Alberto Abbate
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Martedì 13 Settembre 2016, 10:46
E' nato a Napoli, Immobile, a Pescara è diventato babà. Ventotto gol deliziosi per esplodere in B e diventare il rimpianto di Sebastiani in A: «Qui da noi segnerebbe più di 20 gol», aveva giurato il presidente la scorsa settimana. Sabato potrebbe pentirsene: Ciro cerca il primo centro all'Olimpico, davanti ai suoi nuovi tifosi, contro il suo passato. In effetti però il numero uno abruzzese non aveva poi così torto. Di nuovo isolato a Verona, come contro la Juve. Immobile a zig zag all'inizio, poi spento dopo 15', forse disperato perché mai assistito da Kishna e Felipe Anderson. Inzaghi dovrà trovare nuove soluzioni per servirlo: «E' un tecnico che ha tanta voglia di crescere - assicura Immobile alla Rai - e penso che abbia trovato il gruppo giusto. Insieme faremo grandi cose». Non si deprime l'attaccante, già a secco da due giornate, dopo la rete all'esordio. Roma non è stata fatta in un giorno, Immobile non è diventato bomber in un anno. E ha fiuto per i tecnici: «Ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori, ma Ventura è senz'altro quello che mi ha fatto diventare ciò che sono. Senza dimenticare Conte, Ferrara e Zeman». Proprio col boemo a Pescara iniziò la scalata di Ciro alla Serie A. Anzi, all'Europa. Dimenticate la Spagna, Immobile ricorda invece il Borussia: «In Germania non ho fatto benissimo, ma molti scordano le 4 reti in Champions». Dove vorrebbe tornare presto la Lazio, grazie alla vena di Ciro sotto porta. Il record in A di 22 centri con la maglia del Toro, uno è già indimenticabile, non solo per lui: «Il mio gol più bello? Contro la Roma all'Olimpico con il sinistro al volo». E' già derby, anche sulla moviola: «Per me non c'era il rigore contro la Samp. Dzeko è più grosso di me e si lascia cadere».