Impresa Carpi, vince a Frosinone in 9 contro 11 e va in finale per la A. Mbakogu esce per polemica. Espulsi Struna, Gagliolo e Castori, decide Letizia

Impresa Carpi, vince a Frosinone in 9 contro 11 e va in finale per la A. Mbakogu esce per polemica. Espulsi Struna, Gagliolo e Castori, decide Letizia
di Vanni Zagnoli
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Lunedì 29 Maggio 2017, 22:30 - Ultimo aggiornamento: 30 Maggio, 08:36
E’ la partita più incredibile della stagione, per il calcio italiano. Il Carpi vince a Frosinone con una punizione di Letizia, in 11 contro 9. La squadra di Castori è onestamente molto inferiore, sul piano della manovra, eppure merita la qualificazione per l’abnegazione dimostratata. 

All’andata aveva segnato un gol, annullato per un fallo discutibile, e aveva perso Sabbione, espulso in maniera discutibile. Aveva creato meno dei ciociari, comunque nel secondo tempo aveva condotto la manovra.

Stasera è andato oltre le proprie possibilità, tipo il Barcellona con il Paris Saint Germain, quel 6-2 faceva perdere il controllo, come questo 0-1 da urlo. Nel primo tempo succede poco, gli emiliani aspettano e il Frosinone anche. Senonchè all’intervallo viene espulso Struna, doppia ammonizione, alquanto discutibile. Il Carpi comunque conduce la ripresa, deve segnare per forza, sembra impossibile. I giallazzurri hanno paura di vincere, Pasquale Marino è il miglior allenatore della cadetteria per la spettacolarità del gioco ma conferma i limiti già evidenziati a Parma e pure nella salvezza del Catania, arrivata all’ultima giornata, dopo un’ottima andata. E anche a Udine chiudeva le stagioni in calando. E stavolta decide di dimettersi.

Nel secondo tempo, Lollo tocca Soddimo, il contatto è sospetto. Poi il palo di Mbakogu, in contropiede, per il Carpi. Al 33’ Di Gaudio entra in area, Fiamozzi lo spinge quel tanto che basta da farsi fischiare il rigore. Ghersini da Genova non se la sente, non ha il coraggio di sanzionare il penalty per una spintina, Totò Di Gaudio cercava il contatto, magari si è anche lasciato un po’ andare, però quel tipo di fallo è quasi sempre punito. E sarebbe stata anche espulsione, neanche ammonizione, dell’esterno frusinate.

Castori si fa espellere (viene in mente quando perse la testa nella finale playoff con il Cesena, a Lumezzane) e anche Gagliolo, entrato da poco, merita la seconda ammonizione. Lì Mbakogu smette di giocare, esce dal campo, per protesta, va negli spogliatoi, il team manager Scala si affretta a chiamare il cambio, entra Fedato. E’ il 35’. Quattro minuti e i modenesi entrano nella leggenda, merito della punizione calciata da 25 metri da Gaetano Letizia, napoletano di Scampia, una prodezza che ha il sapore di uno schiaffo a un arbitraggio di parte, per una squadra che pratica un calcio antico ma efficace e anche tanto emozionante. Una sassata angolata e Bardi è battuto.

Mancano 6’ più il recupero, i ciociari costruiscono tre azioni, un salvataggio è vicino all’area piccola ma il Carpi trionfa al Matusa. La curva di casa chiama i giocatori e l’allenatore per fischiarli e contestarli, non lo meritano. Hanno disputato un campionato da 8, arrivando a pari punti con il Verona, premiato solo dai confronti diretti. Come cifra tecnica, come emozioni, il Frosinone era più da serie A persino della Spal. Ma non sa difendere, purtroppo, Marino l’aveva già evidenziato nel corso della carriera. E perciò si dimette. 

Peccato, perchè il Frosinone resta da A, come gioco, rispetto alla stagione con Stellone è migliorato. Non abbastanza da evitare i playoff. Domani sera, dalle 20,30, il ritorno di Perugia-Benevento, con gli stregoni avanti di un gol. Si prevede altra baruffa chiozzotta. Parapiglia come a Frosinone. E’ il bello dei playoff, che magari andrebbero aggiunti anche in serie A.

Al 90’, il Perugia raggiungerà in finale il Carpi se sarà avanti di almeno un gol.
In caso di pareggio o vittoria sannita passerà la squadra di Marco Baroni. In ogni caso, nella finale di domenica e giovedì 8 (la sera del Golden gala di atletica, a Roma, mannaggia…) sarà favorita la 2^ semifinalista, in virtù del miglior piazzamento in stagione regolare. Dunque, domenica l’andata sarà al Cabassi, ritorno a Perugia o a Benevento. Biancorossi certamente senza Struma e Gagliolo, dunque di nuovo giocano contro pronostico. A loro servirà un gol in più, magari nel supplementare di giovedì, in caso di parità, fra gara1 e 2.
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