Inghilterra e Islanda, la partita delle isole contro

Vardy
di Luciano Danza
2 Minuti di Lettura
Lunedì 27 Giugno 2016, 09:35 - Ultimo aggiornamento: 18:05

NIZZA Due isole contro. Un oceano che le separa. Inghilterra e Islanda chiuderanno questa sera alle 21 (diretta tv su Sky Sport 1 e Rai Uno) il quadro degli ottavi di finale. Chi vincerà dovrà vedersela contro i padroni di casa della Francia. Umori e sensazioni opposte quelle che si respirano sulle coste dei due paesi. L'Islanda è attualmente un'isola felice in piena febbre calcistica. Tanto che il nuovo capo di Stato, Johannesson, appena eletto, ha deciso come primo passo di andare a Nizza per vedere la sfida. Trecentotrenta mila abitanti che fermeranno l'intero paese per continuare a cullare il loro sogno. Reykjavik dista da Londra la bellezza di 1887 chilometri, distanze siderali anche in un giro di pensieri diventano microscopiche visto che anche l'Islanda è euroscettica. Già, magra consolazione per gli inglesi alle prese con quel Brexit che cambierà per sempre la storia. L'umore dei cittadini non è alle stelle così come quello degli uomini di Hodgson che hanno conquistato gli ottavi in maniera decisamente meno agevole di quel che si ipotizzava. S'incontreranno per la terza volta nella loro storia: nel 1982 finì 1-1, nel 2004 vinse l'Inghilterra per 6-1. Ma gli islandesi pensano positivo e così tra le statistiche spunta che la Nazionale dei Tre Leoni le ultime 4 volte agli ottavi è andata ai rigori, ma soprattutto gli uomini di Lagerback hanno perso una sola volta nelle ultime nove. Mai ad Euro 2016. «Vogliamo fare la storia» grida il veterano Sigurdsson. Mentre dalle parti di Londra ci si arrovella su chi giocherà in attacco: Vardy o Kane? Tutto questo in attesa di capire quale sarà, ai quarti, l'isola che non c'è.