Inter, i conti in rosso: per Thohir la tentazione di vendere. Il club smentisce: «Cerchiamo solo partner commerciali in Asia». Gardini nuovo Chief Football Administrator

Erik Thohir
di Redazione Sport
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Mercoledì 24 Febbraio 2016, 21:21 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 17:09
Allarme rosso per l'Inter. Oggi il club di Corso Vittorio procederà alla ratifica di un aumento di capitale compreso tra 20 e 30 milioni di euro, ma la situazione debitoria della società appare molto preoccupante. Pesano i 230 milioni di euro di prestito forniti dalla Goldmans Sachs che devono essere restituiti in rate da 1 milione di euro all'anno fino alla maxi rata finale da 184 milioni prevista per il 2019. Nell'esercizio di bilancio 2014-2015 il club ha registrato una perdita consolidata di 140 milioni di euro e quest'anno, per accordi presi con la Uefa, la differenza tra costi e ricavi dovrà essere al massimo di 30 milioni di euro.

A questo punto si aprono molti scenari, anche ben oltre la generica ricerca di nuovi soci in Asia e in Cina per la quale Erick Thohir avrebbe dato ampio mandato alla Goldman Sachs. Per il magnate indonesiano, l'eventualità è anche quella di vendere. L'ex presidente Massimo Moratti, dopo aver annunciato di essere disponibile a cedere il suo 30 per cento di quote, sembra ora intenzionato a non vendere la sua parte per massimizzare eventualmente la sua presenza in caso di cessione ad un terzo , mentre sul versante tecnico l'obiettivo dell'Inter, invece, è la Champions League e se non dovesse essere centrata c'è il rischio che i giocatori con più mercato vengano ceduti per fare cassa. A tutto ciò si aggiungono i dubbi sul futuro di Mancini. Il tecnico nerazzurro vuole realizzare le sue ambizioni personali e chiede una squadra competitiva per conquistare lo scudetto.

LA SMENTITA
«F.C. Internazionale nega categoricamente che il presidente e azionista di maggioranza Erick Thohir stia prendendo in considerazione l'ipotesi di cedere il suo 70% di quote del Club o parte di esso». È la risposta del club nerazzurro e del suo presidente, in una nota ufficiale, in riferimento a quanto riportato da alcuni media secondo i quali il presidente Erick Thohir starebbe considerando la vendita del Club. «Come parte della strategia a medio-lungo termine, il Club ha chiesto a Goldman Sachs di vagliare la possibilità di identificare potenziali futuri partner commerciali in Asia. Questa è una cosa logica alla luce della enorme crescita di investimenti nello sport e nel calcio in particolare, in Asia e specificatamente in Cina», prosegue l'Inter. «Il Club continua nelle sue strategie commerciali e sportive. Allo stesso tempo sta lavorando a stretto contatto con la Uefa in merito al rispetto dei parametri del fair play finanziario. L'obiettivo resta il ritorno in Europa, per competere ai massimi livelli», conclude la nota del club nerazzurro.

IL CDA
È in corso il Cda dell'Inter nella sede del club nerazzurro. Presenti il presidente Erick Thohir e tutti i membri del Consiglio d'amministrazione: Handy Soetedjo, Grant Ferguson, Nicola Volpi, Michael Bolingbroke, Gerardo Braggiotti, Alberto Manzonetto, Roberto Casati. Verrà approvato il bilancio semestrale al 31 dicembre 2015 e si parla dell'ingresso in dirigenza di Giovanni Gardini, attuale dg del Verona. Giovanni Gardini è il nuovo Chief Football Administrator dell'Inter. Lo annuncia la società in una nota. Gardini si occuperà di relazioni istituzionali sportive, l'amministrazione dei trasferimenti dei giocatori e la supervisione della segreteria sportiva. Inizierà a svolgere le sue nuove mansioni all'interno del club a partire dal 1 marzo operando in collaborazione con l'area tecnica guidata dal ds Piero Ausilio.

QUESTIONE STADIO
«Con ulteriori ritardi sul restyling di San Siro c'è il rischio che altri club, come la Roma, ci superino.
La Juventus ha raggiunto 40 milioni di euro di ricavi dalla vendita dei biglietti. È la strada da seguire»: lo dice il presidente dell'Inter Erick Thohir ai giornalisti dopo il cda del club nerazzurro. Oggi Thohir e il Ceo Bolingbroke incontreranno l'ad del Milan Barbara Berlusconi per parlare del futuro dello stadio. Un aspetto delicato nei rapporti tra i due club. «Per i primi due anni - spiega Bolingbroke - il Milan era orientato sullo stadio di proprietà al Portello e noi abbiamo lavorato pensando a gestire San Siro da soli. Abbiamo creato un progetto per il restyling, poi il Milan ha cambiato idea. Ci ha chiesto di vedere il progetto e l'abbiamo condiviso. In questo importante meeting capiremo le loro intenzioni. Sarebbe positivo lavorare insieme».
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