Davanti a tutto c'è il valore della persona e non è scontato. È la caratteristica principale della nostra società». Centossessanta ragazzi del settore giovanile nerazzurro hanno anche partecipato all'iniziativa 'Invasione di Campò, racconto di storie di atleti ed allenatori segnati dalle politiche antisemite. Sono state ricordate le storie di campioni sportivi degli anni Trenta da Arpàd Weisz, giovane allenatore ebreo, vincitore, da allenatore, di uno scudetto con l'Inter, deportato e morto nei campi di concentramento, a Matthias Sindelar e la squadra dei panettieri di Kiev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA