Inter, Spalletti: «A Cagliari partita da "senza tregua"»

Inter, Spalletti: «A Cagliari partita da "senza tregua"»
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Venerdì 24 Novembre 2017, 15:52 - Ultimo aggiornamento: 17:00

Domani sera l’Inter cercherà di continuare la sua corsa in casa del Cagliari. «La classifica dice che il gap si è chiuso con Napoli e Juventus, ma non dobbiamo fermarci», l’avviso di Luciano Spalletti ai suoi giocatori.

Gap con Napoli e Juventus. «Adesso la classifica dice che si è chiuso, ma tutte le volte c’è da ritrattare la nostra qualità per metterla sul campo. Quel che ho detto della classifica spiega tutto su come dobbiamo cadenzare il gioco e le partite. È il nostro motto, non si può abbassare la guardia di un centimetro».

Gagliardini. «Noi avevamo bisogno di parlare tra noi per caprie quale qualità avessimo a disposizione. Mano a mano abbiamo scoperto sempre più vantaggi e secondo me non abbiamo fatto il massimo. Ogni volta tutti ci fanno i complimenti e dicono che stiamo facendo un bel campionato perché non abbiamo mai perso».

Vecino. «Prima si diceva Gagliardini, ora si dice Matias, ma io ricordo anche gli ingressi di Joao Mario, che hanno dato qualità e la possibilità di portare a casa il risultato. Lo stesso vale per Brozovic con il Benevento. In quel reparto ne abbiamo cinque che potrebbero giocare. Sarebbe più facile con qualche gara in più. Si parla spesso di Dalbert, vi assicuro che il valore di questi giocatori non verrà disperso».

Santon. «Sa attaccare, difendere. Ha piede destro, sinistro, sa imbucarsi. Se poi ci si mette un po’ di fisicità nella composizione della squadra, diventa un vantaggio in più perché tanti gol arrivano su palla inattiva».

Quota Champions. «Difficile dirlo, ma mentre qualche squadra andando indietro si sarebbe potuta mettere comoda in questo caso bisogna andare a vincere le partite perché ne basta uno di risultato buttato e ti ritrovi quinto. Sarà un contributo al dover alzare l’asticella sulla quota massima. C’è da vedere se riusciremo tutte a vincere».

Cagliari. «Gioca bene a calcio, ha ripartenze brucianti con i due attaccanti vicini che sono stimolati velocemente quando riconquistano palla, per cui nelle transizioni se non siamo alla distanza giusta per soffocare la perdita di palla rischiamo veramente. Sono però concetti che la squadra conosce».

Real Madrid su Icardi. «Chi non vuole Mauro? Lo vogliono tutti. Sarei un eterno preoccupato. Se chiedete a lui se resterà per sempre, vi dirà “perché solo per sempre?”. Quindi, sono tranquillo».

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