Inter, Spalletti: «Vorrei Ramos, Iniesta e Sanchez. Con l'Udinese gara insidiosa, hanno le maglie bianconere»

Inter, Spalletti: «Vorrei Ramos, Iniesta e Sanchez. Con l'Udinese gara insidiosa, hanno le maglie bianconere»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 12:41
«Se ci sono insidie? Sì certo, poi la loro maglia è bianconera», scherza Luciano Spalletti alla vigilia della gara contro l’Udinese a San Siro. Una gara che arriva dopo il rischio corso con il Pordenone in Coppa Italia («Non è vero che l’abbiamo presa sotto gamba»), pensano al mercato: «Bisogna fare attenzione, ma volete dei nomi? Sergio Ramos, Iniesta e Sanchez».

Pordenone. «Credo sia sbagliato dire che i calciatori non si sono impegnati o che l’abbiano presa sotto gamba. L’Inter è più forte del Pordenone, chiunque giochi. Fare giocare tutto un reparto nuovo non ha agevolato i ragazzi. Gli ho creato qualche difficoltà. Poi, qualcosa bisogna dire prima di andare in campo, quando sei a tu per tu con la squadra. Io ho portato un esempio facile da portare, perché vengo dalla campagna è so qual è il comportamento del predatore sulla preda. Non valuta la stazza dell’altro animale, ci mette il massimo della forza e noi abbiamo centrato il discorso su questo fatto».

Critica Pordenone. «In quella gara gli spazi non erano corretti e in queste condizioni chiunque diventa più bravo. E loro già sono bravi. Io difendo i calciatori se è giusto difenderli, in questo caso le mie scelte hanno condizionato la situazione. Nel secondo tempo abbiamo sbagliato qualche gol, ma poi capita che ti si intasino alcune vie d’uscita. Ai rigori siamo stati bravissimi».

Condizione fisica. «Noi lavoriamo per giocare tre partite a settimana. Se ora ci dovessimo lamentare di questo triplice impegno in otto giorni, ci sarebbe qualcosa che non va. I calciatori hanno recuperato e vogliono vincere tutte le partite, anche quelli usciti più affaticati come Eder, Nagatomo o Vecino. Sono tutti pronti per essere scelti».

Mercato gennaio. «Sul mercato dobbiamo fare attenzione. Finché il presidente non farà chiarezza su come agire, dovremo fare un po’ di silenzio. Creare le aspettative che si sono create prima dell’inizio del campionato e avere la sfiducia che è venuta fuori rispetto ai nomi fatti, non fa bene. Ai tifosi, ai calciatori, all'Inter e soprattutto ai risultati. Io ve li dico due o tre nomi che vorrei: Sergio Ramos, Iniesta e Sanchez. Si lavora su questi, va bene? Sennò poi si ricomincia con le telefonatine. Bisogna dare il rispetto che meritano a quelli che hanno portato la squadra in testa finora».

Mancanze. «Ci si può inventare qualcosa tatticamente oppure c’è bisogno di qualcuno da fuori? Bisogna stare attenti perché forzando qualcosa, si rischia di perdere tutto quello che si è costruito finora. Quando si parla di centrocampisti, o di tuttocampisti, parliamo di calciatori in grado di svariare per l’intero campo, hanno copertura di spazi ampi. Quando non c’è più questa copertura si rischia di perdere l’equilibrio. Se faccio la scelta di Cancelo come terzino, posso avere qualcosa in più in avanti ma qualcosa in meno in fase difensiva».

Udinese. «Hanno preso Oddo, un ragazzo sveglio, con il quale mi è già capitato di parlare di alcuni giocatori che giocavano a Pescara. Quella è la loro forza, assieme alla bravura dell’Udinese. Io con Pozzo ci ho lavorato, loro i giocatori li scelgono tutti per struttura».

Avversari. «Sono tostissimi sotto l’aspetto delle qualità che incidono sulla partita. L’allenatore è bravo, sa fare il suo lavoro e arriverà ad allenare una squadra forte. Le insidie ci sono. Anche il colore delle maglie: è bianconero».
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