L'Inter contro l'Empoli per ripartire all'attacco

De Boer
di Redazione Sport
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 21 Settembre 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 11:45
Tira un’aria nuova ad Appiano Gentile. Una ventata di ottimismo per il futuro, ma non per la vittoria ottenuta contro la Juventus, la rivale di sempre. L’arrivo di Suning all’Inter può portare a ottime cose. Ne sono convinti un po’ tutti, tifosi compresi, che vanno conquistati giorno dopo giorno. La cena tra gli stati generali nerazzurri e la squadra è un segnale importante di unità. La nuova Inter sta nascendo poco alla volta: il club di corso Vittorio Emanuele già quest’anno vuole vedere i primi frutti, centrando almeno il terzo posto e la qualificazione ai playoff di Champions League. Più introiti significa più investimenti. E Suning ne ha uno importante in testa: acquistare San Siro. 

 

OBIETTIVO STADIO
Investire sul storico impianto milanese (inaugurato il 19 settembre 1926) almeno 150 milioni di euro. Ed è per questo che il gruppo di Nanchino un paio di giorni fa si è incontrato, a Palazzo Marino, con il sindaco Beppe Sala. Naturalmente, le ambizioni dell’Inter sullo stadio dovranno conciliarsi anche con le intenzioni del Milan, con il quale i nerazzurri condividono l’impianto con una convenzione fino al 2030 (salvo cambiamenti) per l’affitto e la gestione. Ma l’altra sponda del Naviglio, quella rossonera appunto, è ancora un cantiere aperto. Il closing con la cordata cinese è atteso entro il 15 novembre, dopo i 100 milioni di euro versati a Fininvest come caparra.

MENTALITA’ VINCENTE
L’Inter è sempre molto vicina alla squadra. Anche ieri, infatti, Erick Thohir è stato alla Pinetina per assistere alla rifinitura. Stasera i nerazzurri cercheranno di dare continuità, sul campo dell’Empoli, alla bella vittoria conquistata contro la Juventus. Frank de Boer non ammette passi falsi: «Sabato ero quasi morto, prima della Juventus. Adesso chiedete se possiamo vincere lo scudetto. La stagione è molto lunga e sarebbe giusto parlare di titoli solo a 4-5 partite dalla fine», le parole del tecnico olandese, che ha ormai capito la mentalità del calcio italiano con suoi altalenanti umori. L’Inter dovrà avere lo stesso atteggiamento di sabato sera: «Sì, perché questa è una cosa più importante della tattica. Per questo non mi spaventa l’assenza di Banega, abbiamo una grande squadra. I titoli si vincono contro le piccole squadre e nel nostro processo di crescita rientra anche la capacità di saper gestire queste partite. Dopo la partita con l’Empoli sapremo a che punto siamo». Tra i convocati spunta Gabigol, acquistato questa estate dal Santos e strappato a Barcellona e (soprattutto) Juventus. Non ci sarà ancora Brozovic: «Deve capire il suo ruolo in questo club e anche che lui non è più grande dell’Inter. Deve accettarlo e quando tornerà a lavorare duro, sarà accolto nuovamente. Noi non possiamo invece accettare certi atteggiamenti».

LA SQUADRA
Ci saranno dei cambi.
Come terzino destro ci potrebbe essere Nagatomo e Kondogbia potrebbe partire titolare a centrocampo con Medel e Joao Mario, uno dei migliori nel match contro la Juve. In attacco spazio a Perisic, leggermente in vantaggio su Eder. Candreva e Icardi completeranno il reparto: «Sono contento dell’intensità di gioco di Maurito. Io dico sempre: se sei un bravo professionista, devi dimostrarlo, non devi parlare. Sta facendo bene e deve continuare a dimostrare a essere il nostro capitano». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA