Buffon sceglie l'erede ma non passa il testimone: «Donnarumma un talento. Ventura nuovo ct? Tanta curiosità e umiltà»

Gianluigi Buffon
di Alessandro Angeloni
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Mercoledì 31 Agosto 2016, 21:33
dal nostro inviato
BARI Gigio Donnarumma è un predestinato, ma intanto lui, Gigi Buffon, è sempre lì, non schioda. Obiettivo Mondiale 2018 in Russia, poi da Gigi a Gigio sarà. Gigi parole dolci su Gigio, il Buffon che verrà e che, intanto, aspetterà. «Non sono sorpreso di vederlo qui, c'è arrivato non per grazia ricevuta ma per il lavoro e per il grande talento che ha messo in evidenza. Ha fatto cose eccezionali e merita di stare in Nazionale», per Gigi quasi un testamento, ma non ora. Lui sicuro difenderà la porta della Nazionale nuovo corso già dall'amichevole contro la Francia. Lui è l'unico che Ventura ha dato come "certo": Gigi c'è, non ci si sbaglia. 

«Sull'arrivo del nuovo ct c'è tanta curiosità e umiltà», ammette Buffon. Del quale si ricordano ancora le cascate di lacrime della notte di Bordeaux. Sue e non solo, dopo l'eliminazione dalla Germania. «Quei momenti non li abbiamo dimenticati né li dobbiamo dimenticare, penso sia molto bello vivere determinate emozioni, al di là del fatto che sul momento sono il frutto di una sconfitta o di una delusione.
Penso sia molto importante sapere dove si vuole arrivare e cosa si ha da dare, a livello di energia, classe ed esperienza sul campo. La Nazionale ha grande senso di responsabilità, vuole che quelle ora diventino lacrime di gioia, che possano evidenziare una vittoria. Sappiamo che la qualificazione al prossimo Mondiale sarà difficile, forse la più difficile da quando gioco in Nazionale, ma vediamo...». Gigi vuole ancora vincere, come se non bastasse quello che ha già nel cassetto dei successi. «Quando ti fai un esame di coscienza e pensi di avere ancora qualcosa d'importante da dare. E la grande soddisfazione che provo quando parlo a me stesso è quella di non sentirmi ancora appagato». C'è tempo per riprovarci, poi toccherà a Gigio. Lui di certo non ha fretta.
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