IL PROGRAMMA
Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, lunedì, a votazione avvenuta se ne toglierà altri. Intanto Tavecchio lavora per il nuovo programma da sottoporre all’attenzione del consiglio. In questo senso ha chiesto un contributo a tutte le leghe che potranno portare idee e consigli. Il primo punto è l’inserimento di un sistema premiale per tutte quelle squadre che utilizzeranno giocatori utilizzabili dalle nazionali. Ossia tutti quei calciatori che potranno essere convocati in maglia azzurra dalle giovanili alla maggiore. Poi si dovrà cercare una via per inserire le seconde squadre e in questo bisognerà trovare condivisione con la Lega Pro. Verranno ritoccati anche i diritti tv con una diversa suddivisione della mutualità per tutte quelle squadre che utilizzeranno giocatori convocabili dalle varie selezioni azzurre. Si cercherà di fare anche una sorta di rivisitazione della legge 91, con l’introduzione del semi professionismo. Ma per questo punto si dovrà chiedere l’intervento del governo. Iscrizioni più severe ai campionati e la miglioria delle infrastrutture.
IL CORTEGGIAMENTO
Intanto continua la corte a Carlo Ancelotti. Il dg Michele Uva ha già intavolato la trattativa, parallelamente a via Allegri hanno incaricato un “grande vecchio” del calcio azzurro (qualcuno sussurra il nome di Arrigo Sacchi) di parlare proprio con l’ex tecnico del Bayern Monaco per spiegargli la differenza tra il ruolo di allenatore e quello di ct. Tavecchio è disposto a concedere a Carletto pieni poteri e, per accontentarlo, cercherà di riportare in azzurro pure Maldini. All’ex capitano della Nazionale, poco convinto di lavorare con Tavecchio, potrebbe offrire la presidenza del Club Italia.
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