Italia, Ventura: «Svezia scorretta, ora S. Siro ci prenda per mano»

Italia, Ventura: «Svezia scorretta, ora S. Siro ci prenda per mano»
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Venerdì 10 Novembre 2017, 22:54 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 00:10
Ora San Siro dovrà prenderci per mano, nel ritorno servirà la partita della vita. E un pò più di correttezza in campo da parte della Svezia». Gian Piero Ventura parla di sconfitta ingiusta, contro la Svezia, e non nasconde l'amarezza dopo lo 0-1 a Stoccolma. «Ho visto lo spogliatoio, sono arrabbiati perchè sanno che si poteva fare un altro risultato. Dal capitano in giù, i ragazzi hanno una voglia feroce». «Noi potevamo fare di più e meglio - dice a freddo - Ma era una partita delicata, volevamo anche gestire i 180': poi loro l'hanno messa sulla bagarre». Recrimina che «Buffon non abbia dovuto fare neanche una parata», e se la prende anche con l'arbitro.

«Spero che al ritorno riceviamo lo stesso trattamento, poteva stare un pò più attento quando loro l'hanno messa sulla rissa». A conforto delle parole del ct, la notizia che Bonucci ha subito una frattura del setto nasale nello scontro con Toivonen. «Sapevamo che avremmo trovato tanta fisicità, ma non così tanta. Ora sappiamo cosa ci aspetta. E loro sanno cosa li aspetta a San Siro». «Belotti all'inizio è andato vicino al gol con quel gol a porta vuota, Darmian ha preso un palo a portiere battuto - ricorda - Certo, con i se o con i ma non si ottiene nulla. Ora non conta il modulo o il resto, conterà solo la voglia e la rabbia di ribaltare il risultato». Per recuperare le forze c'è solo un giorno e mezzo, il ritorno domani in Italia e un allenamento defatigante alla Pinetina prima di quello della vigilia. Non ci sarà Verratti, squalificato, ma a cuore del ct ora stanno altri discorsi.

«Prima della partita avevamo delle certezze, e paradossalmente questa partita le conferma - prosegue il ct - ci sono altre cose da migliorare, e anche questo ce lo ha confermato la serata di Stoccolma. La palla deve girare più veloce: non avendo tanti giorni, ora dovremo lavorare su quello che avremmo potuto fare e non abbiamo fatto». Stuzzicato dai media svedesi, ribadisce le critiche all'aggressività della Svezia: «L'arbitraggio nel complesso è stato buono, ma Cakir avrebbe dovuto frenare di più la loro voglia di metterla sullo scontro: se c'è un nostro giocatore che si è rotto il naso, non se lo è rotto da solo».

Della Svezia dice che è «esattamente quello che ci aspettavamo, e difatti non abbiamo sofferto: non ricordo un tiro che abbia impegnato Buffon. Abbiamo contenuto bene, siamo noi a non aver fatto fino in fondo le nostre cose. Ma quel che non ci è riuscito stasera, ci riuscirà tra due giorni a San Siro». Non teme la pressione dopo questo ko, «perchè sulla nazionale c'è sempre, in Italia, ed è normale sia così, specie dopo una sconfitta». Ora San Siro: «Anche stasera ho visto che quando la palla gira veloce, arriviamo al tiro senza che loro tocchino palla: avete visto il colpo di testa di Belotti? Potevamo farlo di più, lo faremo a Milano, e avremo altri modi per ribaltarla». Tra gli azzurri più criticati Verratti: «Non è il momento di puntare il dito, ma di compattare: nel Psg gioca con un sistema assolutamente diverso, in due giorni si deve adattare...Ma ora pensiamo a prenderci quello che pensiamo di meritarci».

TAVECCHIO
«L'Italia stasera ha avuto tre sfortune: ha preso gol nel suo momento migliore su autorete, ha preso un paolo che ancora trema e poi l'arbitro ha dato le ammonizioni alle persone sbagliate...».
Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha commentato la sconfitta dell'Italia in Svezia, nello spareggio d'andata, dicendosi sostanzialmente d'accordo col ct Ventura nella critiche all'arbitro per aver concesso il gioco duro e per non aver in sostanza espulso Toivonen sulla gomitata iniziale a Bonucci.
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