Juventus, Agnelli: «20 squadre sono troppe, urge la riforma dei campionati»

Juventus, Agnelli: «20 squadre sono troppe, urge la riforma dei campionati»
di Alberto Mauro
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Martedì 24 Ottobre 2017, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 13:07

TORINO – Il discorso introduttivo di Andrea Agnelli ha aperto l’assemblea degli azionisti Juventus, il presidente della Juventus ha ringraziato la squadra, Allegri e la dirigenza per gli obiettivi sportivi raggiunti. “Benvenuti all’Allianz Stadium, come società siamo estremamente orgogliosi: nessuna squadra ha mai vinto 6 scudetti di fila. Un pensiero va ai sei giocatori che hanno vinto sei scudetti consecutivi: Buffon, Chiellini, Barzagli, Marchisio, Bonucci, Lichtsteiner. Per cinque di loro la sfida continua, per andare oltre  la leggenda. Grazie a Marotta, Nedved, Paratici e Cherubini. Ringrazio personalmente Allegri, le sue capacità e la sua caparbietà nel portare avanti un lavoro che per altri sembrava terminato. Ma il prossimo successo è quello più bello, per questo motivo rinnoviamo la sfida al settimo scudetto e all'Europa. Una nuova sfida è quella del J Women, primo squadra femminile bianconera in A, un grande in bocca al lupo a Rita Guarino. Il campo ci rende orgogliosi, ma anche la gestione finanziaria con un fatturato- escludendo i trasferimenti – che ammonta a 411,5 milioni, e un utile storico di 42,6 milioni. Il nostro obiettivo deve essere quello di vincere ancora in Italia, il settimo scudetto consecutivo, poi ci sarà tempo per pensare agli aggettivi per descrivere i campioni che sono andati oltre al leggenda”.

FATTURATO E SECONDE SQUADRE – «Dobbiamo ancora vendere i diritti italiani audiovisivi e spero avvenga entro fine anno, la situazione attuale dei broadcast italiani non lascia fiduciosi. La Juve nella classifica Deloitte era decima in Europa con 172 milioni di fatturato nel 2010, 341 milioni lo scorso anno. Una crescita del 98% che deve far capire lo sforzo di questa società. Se mantenessimo un tasso di crescita analogo a quello dal 2010 al 2016, raggiungeremmo I 677 milioni, i nostri competitors corrono veloci. I grandi club che stanno vincendo continuano a vincere. Real, Barcellona, Bayern, Juve, ma anche nei medi campionati troviamo società che continuano a vincere anno su anno. La nostra principale arena rimane l'Italia, il primo obiettivo rimane vincere campionato e Coppa Italia. Quest'anno è stato approvato un nuovo statuto della Lega di A. Ieri c'è stato un incontro positivo a Milano, la sfida dei prossimi 3-6 anni non può essere che ammodernare impianti sportivi, e la ridistribuzione del campionato di serie A. L’attenzione deve essere posta su due temi: riforma campionati, 20 squadre sono troppe. E le seconde squadre. La Primavera è un buon campionato ma non produce calciatori pronti, basti pensare a Chievo e Torino che dopo il titolo di campione d'Italia non hanno portato nemmeno un giocatore a esordire in prima squadra l'anno successivo».

“Il mio futuro alla presidenza della Juventus? Ogni 3-6 mesi qualcuno parla di mie dimissioni. Ma la realtà è che noi stiamo molto bene. Questo gruppo dirigente ha ancora tanta fame e voglia di continuare insieme. Non c’è un orizzonte temporale, ma c’è tanta voglia di fare crescere la Juventus. Tutti auspicavamo il VAR, ma sono state fatte due leggerezze: dare la facoltà alle federazioni di introdurlo senza sperimentazione. Poi serviva uno studio migliore del protocollo di intervento. Al momento c'è confusione tra gli addetti ai lavori. Gli scudetti non si vincono col VAR, ma lavorando duramente giorno dopo giorno. Anche quest'anno abbiamo la possibilità di vincere il campionato, quando il ciclo finirà valuteremo quanto tempo servirà per eguagliarci. L'auspicio è che l’Italia vada ai Mondiali, troverei sbagliate le dimissioni di Tavecchio in caso di mancata qualificazione".

BUFFON E RAZZISMO – “Gigi sa che quando vuole può venire nel mio ufficio e il suo futuro lo decide lui. Contro il razzismo siamo tutti allineati. Lo stadio è un posto dove purtroppo certe minoranze possono esprimersi in modo non corretto, il nostro impegno è per eradicare questi comportamenti incivili. Le proprietà cinesi? Quella dell’Inter la conosco, è gente solida con un’idea di cosa fare nel calcio, il mio giudizio è positivo per visione e impegno. Quella del Milan non la conosco, non l'ho mai incontrata”.

POGBA E TIFOSI«La Juve è totalmente assolta nel corso dell'indagine sulla cessione di Pogba.

I tifosi sono un bene, come gli ultras. Possono però rappresentare un problema e le autorità ne sono consapevoli. I club parlano con ultras e forze dell'ordine, le forze dell'ordine parlano con ultras e club, gli ultras parlano con club e forze dell'ordine. Queste mie affermazioni non sono state mai smentite. Rivendico ancora la totale bontà dell'operato della Juve e di tutti i suoi tesserati. Confido nella Giustizia e mi rammarico del comportamento avuto - anche in sede ufficiale -dalla Procura Federale, su cui non è opportuno che mi esprima pubblicamente».

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