Juventus, Bindi: «Dalle intercettazioni emergono rapporti tra Agnelli e Dominello»

Juventus, Bindi: «Dalle intercettazioni emergono rapporti tra Agnelli e Dominello»
di Redazione Sport
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Mercoledì 22 Marzo 2017, 15:15 - Ultimo aggiornamento: 23 Marzo, 11:39
«Alla presidente Bindi, che mi ha richiamato sul fatto che non si deve negare l'esistenza di un problema, voglio spiegare che la scorsa volta tentavo di sostenere che noi non eravamo a conoscenza dell'esistenza del fenomeno (delle infiltrazioni mafiose nel mondo del calcio, ndr); non volevo dire che sottovalutiamo il problema, ma quando ne siamo venuti a conoscenza abbiamo preso provvedimenti. Non volevo sottovalutare, né dire che non esiste». Così il legale della Juventus, Luigi Chiappero, in audizione alla commissione Antimafia. «Questa esperienza - ha aggiunto - ci ha minato profondamente, questa vicenda ci ha sconvolto».

«Alla luce di questa esperienza», la prossima volta «prenderemo carta e penna e scriveremo alla Procura della Repubblica, ci si muoverà immediatamente», ha proseguito il legale della Juventus. «Siamo stati sicuramente fuorviati dal fatto che Rocco Dominello aveva dei modi urbani, era di più facile interlocuzione. È qualcosa di diverso dalla mafia silente, non appariva in questi termini, tutto appariva mescolato dal tifo, tutti lo riconoscevano per tifoso juventino e lui si presentava come tale; il tifo confonde. Dobbiamo fare di più: nel momento in cui si scopre che una persona ha determinate parentele, bisogna muoversi e scrivere». Infine, l'avvocato ha detto che d'ora in poi «cercheremo di avere canali diretti per bypassare la lentezza con cui arrivano i certificati antimafia».

«Forse alcune carte non le ha l'avvocato: quando si dice sicuro che il presidente non ha incontrato Rocco Dominello. Lei continua a dire che non ci sono stati rapporti ma da alcune intercettazioni emerge il contrario». Così Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, replicando alle parole dell'avvocato Chiappero che ha escluso rapporti tra il presidente della Juventus Andrea Agnelli e Rocco Dominello.

«Abbiamo ribadito ancora una volta quanto abbiamo letto negli atti, mi piacerebbe ci fosse una desecretazione di tutto quanto perché mi sono stati letti un paio di passaggi che francamente io negli atti non ho trovato.
Quindi voglio rendermi conto di quanto viene scritto». Lo dice l'avvocato della Juventus, Luigi Chiappero, a margine dell'audizione in commissione parlamentare Antimafia. Il legale si riferisce a un passaggio dell'udienza, che è stato secretato, in cui gli sarebbero state lette due intercettazioni di cui la difesa non ne era ancora a conoscenza: «Il segreto è una cosa importante ma ci sono cose importanti anche per noi, tutti devono sapere tutto», specifica Chiappero, confermando che si tratta di «due passaggi che mi sono stati letti e non ho trovato negli atti. Quindi ho bisogno di confrontarmi con le carte. Io non li ho trovati neanche all'interno del deferimento, quindi ho bisogno di verificare perché sono passaggi anche di una certa importanza».
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