TUTTI IN NAZIONALE
L'entusiasmo e l'incoscienza dei giovani rossoneri contro l'esperienza dei bianconeri, Allegri ultimo allenatore del Milan ad aver battuto la Juventus - contro Montella, deciso a trascinare i suoi a una vittoria che manca da 4 anni. San Siro evoca gli spettri dell'ultima legnata in campionato, contro l'Inter. Da quella domenica di settembre 4 vittorie su 4 in campionato per la fuga. Il Milan può riaprire il campionato, ecco perchè Allegri non si fida del Diavolo: «Rispetto e faccio i complimenti al Milan per l'ottimo campionato. Sono giovani, bravi, il futuro della Nazionale, con un allenatore capace. Contro l'Inter eravamo favoriti ma abbiamo preso una bella legnata. Il Milan ha entusiasmo, tecnica e corsa, servirà una prestazione importante, e occhio alle ripartenze: possono farci male». Per espugnare San Siro servirà una Juve con equilibrio e testa, e qualcosa di più. «Loro hanno entusiasmo, coraggio e incoscienza, ecco, direi che l'incoscienza non dovrebbe mancare nemmeno a noi che siamo comunque un po' più esperti. Locatelli era un bambino quando allenavo il Milan, ma venne ad allenarsi un paio di volte con noi, si vedeva che aveva qualità. Non sono geloso dei loro giovani: anche noi abbiamo Kean e Caligara. Ma con l'esperienza dei grandi giocatori è più facile vincere». Allegri si riferisce a Buffon, e intanto recupera Mandzukic per la panchina, convocato come Rugani, out Chiellini. Confermato il 3-5-2 con Benatia, Bonucci e Barzagli in difesa. Dubbio a destra Lichtsteiner-Dani Alves, poi Khedira, Hernanes, Pjanic e Alex Sandro. «L'unica certezza è la coppia d'attacco Higuain Dybala, l'intesa è in crescita. Ma anche Mandzukic è importante, magari gioca uno spezzone Kean. Dani Alves? Non si discute. Pjanic? Deve migliorare, ma è stato decisivo con gol e assist. Buffon? A Lione è come se avesse fatto 3 gol, Totti è ancora un campione, un bene per il calcio».