UN SOLO OBIETTIVO
Nessun dubbio, Allegri punta deciso i tre punti per iniziare nel modo migliore un mini ciclo di 7 partite in 22 giorni. «Una volta conquistati i tre punti possiamo pensare alla Champions, giocheremo ogni tre giorni fino alla sosta, le prossime 5 di campionato e 2 in Champions sono già decisive. Ci sara’ spazio per tutti, serve massima intensità ed è impossibile averla sempre dagli stessi 11 titolari». Contro il Sassuolo saranno risparmiati Barzagli e Dani Alves, Higuain è pronto al debutto da titolare, così come Pjanic, ma Allegri scioglierà i dubbi sul bosniaco all’ultimo. «Higuain ha buona possibilità di partire dal primo minuto.
Gioca Lichtsteiner, è fuori dalla Champions per scelta tecnica ma rimane un giocatore molto importante per noi. Cuadrado? Sta facendo i documenti, è a disposizione. Khedira sta bene, dentro la partita è uno che si sente. Dybala e Chiellini sono sereni nonostante le espulsioni con le rispettive nazionali. Barzagli e Dani Alves non giocano». Confermato il 3-5-2, almeno in partenza, con Benatia, Bonucci e Chiellini davanti a Buffon. A centrocampo Lichtsteiner, Khedira, Pjanic, Asamoah, Alex Sandro, davanti la coppia argentina Dybala Higuain. «Ho giocatori che mi permettono di cambiare sistema di gioco, ma non è un’operazione che si fa dall’oggi al domani. Ha sei centrocampisti a disposizione, più Marchisio che sta recuperando, speriamo possa rientrare al più presto». Eusebio Di Francesco recupera Missiroli, niente da fare per Berardi e Defrel: «La Juventus è una corazzata. Si va sempre in campo per fare grandi cose e noi a Torino abbiamo l’occasione per farlo. La parola d’ordine è umiltà: abbiamo preparato la partita nel modo giusto, avremo di fronte una grande squadra e dobbiamo dare il massimo». Probabile 4-3-3 con Gazzola, Acerbi, Cannavaro e Peluso davanti a Consigli. A centrocampo Biondini, Magnanelli e Duncan. Davanti tridente Politano, Matri, Missiroli (in ballottaggio con Ragusa per una maglia da titolare). «Siamo in un buon momento – ammette Di Francesco – ma non ho ancora scelto la formazione anti Juve. Pogba e Pjanic sono due giocatori completamente diversi: uno è devastante fisicamente, l’altro ha una gestione della palla invidiabile, magari meno incisivo per la posizione che occupa in campo. Ora come ora faccio fatica a guardare la classifica: io conto due vittorie. L’ultima partita ha creato dei malumori, abbiamo anche sofferto in quella gara e dopo lo sforzo fatto ci siamo visti annullare la vittoria».
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