La Juventus riparte con il doppio 9: allo Stadium c'è il Sassuolo, Allegri lancia Dybala e Higuain

Gonzalo Higuain
di Alberto Mauro
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Sabato 10 Settembre 2016, 09:03
I numeri dicono che la “corazzata” bianconera nel suo fortino è una macchina da guerra: tre precedenti contro il Sassuolo allo Stadium, tre vittorie, sei reti fatte e zero subite. Il confronto tra il valore delle due rose (89,45 milioni il Sassuolo, 428 milioni i bianconeri) evidenzia un divario netto che i neroverdi sono riusciti ad azzerare sul campo del Mapei lo scorso anno: gol di Sansone, Juve sconfitta e in ginocchio prima della rimonta scudetto. Stavolta, senza Berardi e Defrel, servirà un mezzo miracolo per violare lo Stadium, ma Di Francesco ci crede, forte di un bilancio in sostanziale in equilibrio contro Massimiliano Allegri: nei 6 precedenti diretti 3 vittorie dell’allenatore livornese, 2 di Di Francesco e un pareggio. I due si rispettano, condividono una visione molto simile del calcio e si temono: fu proprio una sconfitta contro il Sassuolo di Di Francesco a mettere la parola fine all’avventura di Allegri sulla panchina del Milan. Altri tempi, ma l’allenatore bianconero non si fida. «Il Sassuolo negli ultimi anni ci ha sempre reso difficile la vita. Sono molto legato al presidente e alla società, auguro loro la migliore fortuna in Europa. Berardi? È un ragazzo interessante, un talento del calcio italiano, meglio per noi che non giochi. Loro più in forma? Hanno iniziato la preparazione prima di noi, hanno una condizione migliore, ma dobbiamo vincere».
 
UN SOLO OBIETTIVO

Nessun dubbio, Allegri punta deciso i tre punti per iniziare nel modo migliore un mini ciclo di 7 partite in 22 giorni. «Una volta conquistati i tre punti possiamo pensare alla Champions, giocheremo ogni tre giorni fino alla sosta, le prossime 5 di campionato e 2 in Champions sono già decisive. Ci sara’ spazio per tutti, serve massima intensità ed è impossibile averla sempre dagli stessi 11 titolari». Contro il Sassuolo saranno risparmiati Barzagli e Dani Alves, Higuain è pronto al debutto da titolare, così come Pjanic, ma Allegri scioglierà i dubbi sul bosniaco all’ultimo. «Higuain ha buona possibilità di partire dal primo minuto.
Gioca Lichtsteiner, è fuori dalla Champions per scelta tecnica ma rimane un giocatore molto importante per noi. Cuadrado? Sta facendo i documenti, è a disposizione. Khedira sta bene, dentro la partita è uno che si sente. Dybala e Chiellini sono sereni nonostante le espulsioni con le rispettive nazionali. Barzagli e Dani Alves non giocano». Confermato il 3-5-2, almeno in partenza, con Benatia, Bonucci e Chiellini davanti a Buffon. A centrocampo Lichtsteiner, Khedira, Pjanic, Asamoah, Alex Sandro, davanti la coppia argentina Dybala Higuain. «Ho giocatori che mi permettono di cambiare sistema di gioco, ma non è un’operazione che si fa dall’oggi al domani. Ha sei centrocampisti a disposizione, più Marchisio che sta recuperando, speriamo possa rientrare al più presto». Eusebio Di Francesco recupera Missiroli, niente da fare per Berardi e Defrel: «La Juventus è una corazzata. Si va sempre in campo per fare grandi cose e noi a Torino abbiamo l’occasione per farlo. La parola d’ordine è umiltà: abbiamo preparato la partita nel modo giusto, avremo di fronte una grande squadra e dobbiamo dare il massimo». Probabile 4-3-3 con Gazzola, Acerbi, Cannavaro e Peluso davanti a Consigli. A centrocampo Biondini, Magnanelli e Duncan. Davanti tridente Politano, Matri, Missiroli (in ballottaggio con Ragusa per una maglia da titolare). «Siamo in un buon momento – ammette Di Francesco – ma non ho ancora scelto la formazione anti Juve. Pogba e Pjanic sono due giocatori completamente diversi: uno è devastante fisicamente, l’altro ha una gestione della palla invidiabile, magari meno incisivo per la posizione che occupa in campo. Ora come ora faccio fatica a guardare la classifica: io conto due vittorie. L’ultima partita ha creato dei malumori, abbiamo anche sofferto in quella gara e dopo lo sforzo fatto ci siamo visti annullare la vittoria».
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