Keita, caos interno: la Juve si chiama fuori, l'Inter ha pronti per la Lazio 22 milioni

Keita, caos interno: la Juve si chiama fuori, l'Inter ha pronti per la Lazio 22 milioni
di Emiliano Bernardini
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Martedì 18 Luglio 2017, 07:30
dal nostro inviato
AURONZO Era già buio quando Keita, abbondantemente dopo le 21, è rientrato in albergo. I compagni avevano già cenato. Senza lui. Il senegalese dopo il permesso aggiuntivo chiesto ieri, si è preso qualche altra ora. Un ritardo autorizzato fa sapere la società ultimamente di manica molto larga con il giocatore. Ha passato il suo giorno libero a Milano, ufficialmente dalla sua fidanzata. Ma ieri in quella zona c’è stato un grosso via vai a causa dell’assemblea di Lega. Una meta casuale? Difficile non pensare “male”. Balde ha pranzato con la sua bella Simona e l’agente Calenda. Impossibile non immaginare anche qualche contatto con il ds dell’Inter, l’amico Sabatini.
 

I nerazzurri, non è un mistero, stanno per vendere Perisic e vorrebbero il senegalese per rimpiazzarlo. Keita ha ricominciato con qualche mal di pancia, pardon di ginocchio. E nonostante la versione ufficiale della società, quasi nessuno ha creduto a quel fastidio che gli ha impedito di giocare la seconda amichevole stagionale. Calenda smentisce in continuazione, mentre Balde clicca mi piace ad un commento di un tifoso nerazzurro che gli dava il benvenuto. Keita vuole andare via, ma Lotito lo lascerà andare solo se avrà in cambio un buon gruzzolo, altrimenti resterà seduto in tribuna. Il presidente biancoceleste parte da 30 milioni, ma a 25 si potrebbe chiudere. L’Inter, secondo indiscrezioni, sarebbe pronta ad offrire 22 più 3 di bonus. La chiusura è molto vicina. E la Juve? Voci riferiscono che i bianconeri si siano chiamati fuori dall’affare. Intanto ieri Inzaghi e il suo staff hanno fatto visita alle trincee di guerra sul monte Piana. Ci si prepara ad una stagione lunga e piena d’impegni. Intanto un combattente, Simone, lo avrà già oggi a disposizione. 

IL NUOVO DUNGA
C’è voglia di Lazio. C’è voglia di sognare. L’addio di Biglia ha lasciato un po’ di amaro in bocca, così come i casi Keita e de Vrij. Ecco perché i tifosi biancocelesti non vedono l’ora di abbracciare il loro nuovo combattente: Leiva. Arrivo previsto oggi e ritardato di un giorno per consentirgli di sbrigare alcune pratiche. Ieri le visite mediche, oggi raggiungerà in ritiro i suoi nuovi compagni. Quantità, piuttosto che qualità. O meglio Lucas è un giocatore di sostanza. Uno tutto corsa e tackle, niente colpi di tacco o veroniche. È nato per distruggere il gioco avversario, non a caso in Inghilterra lo chiamavano il “brasiliano presunto”. In patria chi gioca alla sua maniera è definito volante. Una sorta di difensore aggiunto che si dedica quasi esclusivamente al recupero dei palloni, esaltando così il gioco della mediana. Insomma, come va di moda dire oggi, Leiva ha la “garra”. Potendo fare un paragone con un verdeoro verrebbe da dire che somiglia molto a Dunga; tra i biancocelesti del passato invece viene in mente Almeyda. Lucas è uno di quei giocatori che potenzialmente possono entrare nel cuore dei laziali per non uscirne più. Tra le altre cose, parte avvantaggiato visto che è nato il 9 gennaio, lo stesso giorno della Lazio. Oggi scenderà subito in campo per calarsi immediatamente nella parte. Difficile invece vederlo giocare domani con la Triestina, più facile nell’amichevole con la Spal il 22, ultimo giorno di ritiro. 

MUSCOLI E CARATTERE
Un giocatore importante per il 3-5-2 di Inzaghi. Leiva giocherà schiacciato verso il basso, quasi davanti alla linea della difesa, diventando un centrale aggiunto in fase di non possesso. Il brasiliano non lavora soltanto per sradicare palloni ma è in grado anche di costruire il gioco. Nel Liverpool lo faceva poco perché al suo fianco aveva un certo Gerrard. Il lavoro sporco di Lucas ha permesso di far risaltare ancor di più le qualità di Steven. Nella Lazio, l’ex Reds avrà a destra Parolo e a sinistra Milinkovic, due capaci d’impostare e di concretizzare. Non è un caso che nel nuovo modulo scelto da Simone le mezzali siano maggiormente impegnate nella costruzione del gioco. Ecco perché uno come Leiva sarà preziosissimo. Ha voglia e bisogno di rimettersi in gioco e i biancocelesti rappresentano l’occasione giusta per farlo. È stata un’operazione lampo quella che ha portato Lucas alla Lazio. Tare aveva confidato allo spogliatoio di avere tra le mani un grande giocatore di livello internazionale. Bisognava semplicemente chiudere la trattativa che ha legato Biglia al Milan. Detto fatto. Via un Lucas e dentro un altro. Ha firmato un contratto triennale con opzione per il quarto. Le cifre? Stesso ingaggio proposto all’ex capitano laziale: 2,8 più bonus. 
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