Lazio, Keita chiede scusa ma la pace è a scadenza

Lazio, Keita chiede scusa ma la pace è a scadenza
di Alberto Abbate
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Martedì 6 Settembre 2016, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 10:37
ROMA Dai giorni dell'abbandono a quelli della riconciliazione. Torna a Roma, Keita. Anzi, è già rientrato ieri sera dal Senegal, ma oggi è il momento della verità. Poco prima della fine del mercato, Lotito e Inzaghi lo avevano incontrato e guardato negli occhi. Sembrava pentito o quantomeno in preda al rimorso. Adesso il Balde giovane dovrà fissare i compagni e chiedere scusa, se non addirittura perdono. E' questo il vero nodo da sciogliere, dopo tanti, troppi errori del senegalese, dentro e fuori dal campo. La missione di Keita sarà quella di riconquistare i senatori. Non solo Lulic (dopo lo scontro) e Radu, furioso per la sua assenza ad Auronzo e per qualche parola fuori posto nei suoi riguardi. Addirittura Biglia, tornato successivamente a Roma, dopo gli impegni in Coppa America, ma già reduce da un brutto vis-a-vis, tenuto nascosto alla fine della scorsa stagione con Keita. E per fortuna che non c'è più Klose: il Mito un tempo se lo coccolava come un fratellino, salvo scaricarlo nella sua ultima cena. Il motivo? Voleva farlo diventare un campione, lo aveva invitato più volte a proseguire con lui gli allenamenti per migliorarlo nei movimenti sotto porta. L'ex Barcellona trovava una scusa dietro l'altra per darsela a gambe. Ora dovrà smuoverle, Keita, se non vorrà vederle impalate da Lotito in tribuna.
RINNOVO E CESSIONE
La Lazio vuole riabbracciare Keita, ma lui dovrà mettersi in ginocchio. Il pentimento dovrà sembrare vero agli occhi del gruppo. La convenienza è bilaterale. Dal punto di vista tecnico questa squadra ha bisogno di Keita, ma il suo comportamento non dovrà creare un precedente. Dal canto suo invece, il senegalese ha bisogno di soldi, ma soprattutto di giocare per trovare una squadra. Anzi, lui bisbiglia ad amici e conoscenti di averla già scovata addirittura per gennaio. Ecco perché potrebbe essere una pace a scadenza. Anzi, un rinnovo a tempo determinato: accordo quinquennale addirittura a 1,5 milioni (con 200mila di bonus compresi), con una clausola rescissoria da 25 milioni. In quattro mesi Keita è certo di riuscire a riacquistare quel valore.
AFRICA E COPPA
Per come si era messa questa storiaccia, non potrebbe esserci epilogo migliore. Anche perché a gennaio la Lazio dovrebbe comunque rinunciare a Keita per la Coppa d'Africa. In teoria potrebbe saltare le 5 giornate del girone di ritorno per colpa del Senegal. Che ora già lo osanna, dopo il suo primo gol in Nazionale: «Il talento è dalla sua parte e gli auguro di riscrivere la storia del continente. E' troppo presto per dire che è arrivato il nuovo El Hadji Diouf - dice tuttavia proprio lui, l'ex attaccante senegalese vincitore di due palloni d'oro africani - ma intanto spero che combatta per tenersi stretto il suo posto nella Lazio». Il 4-3-3 d'Inzaghi è appeso a Keita. In caso contrario, occhio alla variazione 3-4-3, ammirata con la Juve, oppure al 4-2-3-1 con Luis Alberto trequartista. Anche se Victor Sanchez, ex allenatore dello spagnolo giura: «E' vero, è una seconda punta, ma può giocare anche sulla fascia». Tare assicura che col Chievo non verrà restituita ancora a Keita, ma lui spera già nel reintegro e di lottare nell'Arena.