L'Ostia Mare piega l'Arzachena: Roberti fa la differenza nel recupero

L'esultanza del bomber Roberti dopo la trasformazione del calcio di rigore con l'Arzachena
di Antonio Gravante
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Domenica 19 Febbraio 2017, 20:48 - Ultimo aggiornamento: 20:51

Una vittoria proprio sul filo di lana. L’Ostia Mare piega a ridosso del triplice fischio la resistenza della vicecapolista Arzachena (1-0), riparte di slancio dopo il passaggio a vuoto casalingo accusato nel turno precedente con il Rieti e rimane in piena corsa per un posto nei play-off.
Il valore aggiunto dei biancoviola si è rivelato Roberti, il quale ha trasformato, con una perfetta conclusione a incrociare, un calcio di rigore nell’ultimo dei quattro minuti di recupero della ripresa accordati dal signor Nube di Trieste. La squadra di Greco ha un buon approccio alla gara e, nei primi venti  giri di orologio, mette due volte i brividi agli isolani. Prima il bomber Vano non inquadra di testa lo specchio della porta e, poi, il generoso Catese costringe Ruzittu a rifugiarsi in corner. L’Arzachena cresce con il passare dei minuti e, intorno alla mezzora, ha una buona chance con Verachi. Il numero undici sardo esalta le doti di Quattrotto, bravo nella circostanza a conservare inviolata la propria porta con una sicura presa bassa.
L’ultima occasione degna di nota del primo tempo è di marca capitolina: Roberti, favorito da una sponda di Vano, fallisce il bersaglio grosso dall’interno dell’area. Le due contendenti, dopo l’intervallo, continuano ad affrontarsi a viso aperto, ma non riescono mai a chiamare seriamente in causa i rispettivi portieri rivali. L’episodio chiave della gara si registra a ridosso del triplice fischio. L’Ostia Mare beneficia di un calcio di rigore per un fallo commesso ai danni di Attili. Ad incaricarsi della trasformazione è Roberti, il quale incastra la sfera nell’angolino basso alla destra di Ruzittu, consente alla sua squadra di mettere in extremis le mani sull’intero bottino e, di riflesso, costringe l’Arzachena ad accumulare ulteriori punti di ritardo dalla vetta. 

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