Unicusano Fondi, la finale play-off contro il Francavilla in Sinni

Pippo Tiscione con Ferruccio Mariani
di Andrea Gionti
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Mercoledì 25 Maggio 2016, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 20:44
“Devo rivolgere un applauso a tutti, una grande gara in un contesto non facile, avevamo un solo risultato a disposizione e lo abbiamo centrato dopo una grande prova di carattere, giocando nella seconda parte con tre attaccanti ed una mezza punta. Una vittoria che voglio dedicare al nostro presidente Nicola Ciarlone, sempre con noi a soffrire ed a stringere i denti. Adesso guardiamo fiduciosi alla finale, tanto bella quanto difficile”. Legittima soddisfazione e un pizzico di emozione nelle parole di Ferruccio Mariani, il tecnico dell’Unicusano Fondi, che domenica scorsa, con l’impresa nei supplementari (2-1 con rete decisiva di Tiscione) allo Iacovone di Taranto, ha staccato il pass per la finalissima del girone H di serie D che si terrà domenica 29 maggio sul campo del Francavilla in Sinni. Uno scontro fratricida che vale un pezzo di Lega Pro (in caso di passaggio del turno si andrà a giocare con le vincenti degli altri raggruppamenti), un ritorno nella categoria superiore quanto mai atteso dall’ambiente rossoblù a distanza di due anni dalla retrocessione.

Il precedente
Il pensiero della compagine pontina va al precedente dei quarti della Coppa Italia dello scorso 6 aprile, quando al Nunzio Fittipaldi di Francavilla l’Unicusano si impose di misura (2-1) ai potentini grazie alle reti del tandem offensivo Tiscione-D’Agostino. Il gol della bandiera dei padroni di casa fu siglato da Alexsic.

Gli avversari
Sarà proprio il possente attaccante serbo, 25 anni, nativo di Milanovac e da un triennio con la maglia dei lucani, il pericolo numero uno per la difesa fondana e per il portiere Calandra. In questa stagione in 30 presenze Alexsic ha totalizzato 14 gol: un bottino ragguardevole per la punta dell’Est, con un passato anche nella serie A serba con l’Ofk Belgrado. Insieme a lui da tenere d’occhio il suo compagno di reparto, il campano ex Neapolis Vincenzo Pisani, 28 presenze e 6 reti e autore del 2-0 decisivo che ha steso nella semifinale il Nardò. Tra gli altri nomi di rilievo anche il folletto campano Flavio Marzullo, arrivato a dicembre in Basilicata e soprannominato il “Mago” per le sue giocate e le sue punizioni storiche: il numero 10 per eccellenza, che ha fatto sognare per diversi anni piazze importanti come Gaeta, Terracina, Formia, Cavese, Pomigliano, Savoia. Un’altra pedina interessante è il capitano-centrocampista di origine marocchina ma siculo d’adozione Nagib Sekkoum, il giocatore più utilizzato quest’anno: 27 presenze, di cui 26 da titolare e 9 marcature messe a segno.

I numeri
Francavilla che ha chiuso la regular season al terzo posto nel girone H con 61 punti (17 vittorie, 10 pareggi e 7 perse), di cui 37 tra le mura amiche e 24 fuori.  61 i gol fatti (gli stessi del Taranto), meno 14 dal Fondi, che vanta il miglior reparto offensivo. Sono invece 35 i gol subiti da quella che rappresenta la quarta miglior difesa del torneo, alle spalle di Virtus Francavilla, Nardò e Taranto. In campionato due i precedenti: nella gara d’andata del 27 settembre (5^ giornata) al Domenico Purificato finì  2-2 con la doppietta del capocannoniere Meloni e la risposta dei sinnici con Sekkoum e Alexsic. Al ritorno del 31 gennaio i lucani vinsero di misura (2-1), con il vantaggio di Alexsic, il pareggio momentaneo di Iadaresta e al quinto minuto di recupero decise il nordafricano Sekkoum. Un gruppo molto solido guidato dal tecnico kosovaro Ranko Lazic, uno stakanovista, da ben dieci stagioni consecutive sulla panchina rossoblù.

Sei mesi di digiuno
Una curiosità che riguarda l’Unicusano Fondi: erano sei mesi dal lontano 22 novembre che i rossoblù non vincevano un match fuori casa, da quando espugnarono Isola Liri con la doppietta di Meloni. Anche il match winner di Taranto, Pippo Tiscione, all’undicesima prodezza stagionale, si proietta sulla finalissima anche se non dimentica di elogiare lo spirito dei suoi compagni di squadra e di Ferruccio Mariani: «Il nostro allenatore lavora molto sull’applicazione, sulla mentalità e sulla tattica, credenziali che ci hanno permesso di compiere l’impresa su un terreno difficile come quello pugliese. Arrivare a giocarci una finale con tutti i vantaggi in chiave di ripescaggio, dopo aver vinto la Coppa Italia, può trasformare la nostra stagione da ottima a fantastica». 
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