Israele-Italia, la forza delle idee premia il tecnico

Israele-Italia, la forza delle idee premia il tecnico
di Ugo Trani
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Martedì 6 Settembre 2016, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 17:51

Il primo successo di Ventura è sofferto. E, gli va riconosciuto, meritato. Va bene così. Il risultato, al via nelle qualificazioni mondiali, è l'unica cosa che conta. Anche perché la gara di Haifa è stata influenzata dall'espulsione di Chiellini che, come giovedì scorso contro la Francia, è stato il peggiore in campo. Ha sbagliato nell'azione del gol di Ben Chaim che ha riportato in partita Israele e ha perseverato, essendo già ammonito, con l'inutile fallo su Hemed nella ripresa che gli è costato il rosso. Eppure l'Italia è riuscita, pur restando in dieci dal 10' minuto della ripresa, a prendersi i 3 punti nella notte in cui la Spagna, favorita nel nostro gruppo, ha battuto 8 a 0 il Liechtenstein. A Torino, il 6 ottobre, non sarà altettanto facile per la nazionale di Lopetegui. Proprio dopo l'espulsione di Chiellini è entrato in scena il nuovo ct. Che è intervenuto con coraggio, senza stravolgere l'assetto tattico. Ha richiamato in panchina Bonaventura e schierato Ogbonna per confermare la difesa a tre. Ha inserito Florenzi al posto di Candreva, cercando di avere freschezza, nella fase più delicata, con un giocatore di corsa e personalità. E soprattutto ha finito la gara con due punte: fuori Eder per Immobile che è andato a segnare il gol che ha messo al sicuro la vittoria. Guarda caso su spizzata di Pellè. Le mosse in corsa hanno, dunque, premiato Ventura. Che è stato lucido pure nelle scelte iniziali. Oltre a recuperare il leader difensivo Bonucci e a dar spazio ad Antonelli sulla fascia sinistra, ha consegnato la Nazionale a Verratti. Che, da regista, ha accompagnato i compagni al primo successo della nuova éra. Con carattere e dinamismo, con qualità e furore. La presenza numero 17 in azzurro gli ha portato fortuna. Potrebbe essere quella dell'incoronazione.