GLI AFFIDABILI
Poi magari non sarà ancora completata la fase di adattamento al ruolo di mezz’ala, ma essendo lui l’acquisto di prestigio dell’estate di Monchi, è complicato pensare a un tridente di centrocampo senza la presenza di Javier. Bene, e gli altri due? De Rossi, in attesa del miglior N’Zonzi. Al momento il titolare è Daniele. Manca un posto e qui entra in ballo Cristante, uno dei migliori centrocampisti della scorsa stagione. Ci sta che Di Francesco scelga ancora il vecchio, in attesa che il nuovo si strutturi un po’ di più. Che tradotto: più Strootman che Cristante. Anche perché in questo momento Pellegrini (Lorenzo) non è al meglio. Più o meno siamo allo stesso discorso per il tridente d’attacco: due su tre saranno i vecchi, a destra Under, al centro Dzeko, manca quello a sinistra. Kluivert scalpita e ci sta che giochi, così come gli anziani El Shaarawy e Perotti (sempre che il mercato non porti via Diego al fotofinish). Tra i nuovi mettiamo anche Schick. Più che nuovo, diciamo rinnovato. Sta benissimo il ceco, che al momento è considerato alternativo a Dzeko. Vedremo. A destra Under è l’unico con le caratteristiche che desidera Di Francesco: se manca lui, già si ricorre alle alternative, vedi ElSha, Perotti o lo stesso Kluivert.
AL CENTRO
In difesa, un dubbio: Florenzi c’è, (Santon e Karsdorp partono alle sue spalle), Manolas pure, Kolarov anche (Luca Pellegrini è giovane e ultimamente non è stato bene). Dubbio centrale, Marcano-Fazio, con quest’ultimo nettamente in vantaggio. L’unica novità certa rispetto allo scorso anno è in porta: Olsen e non Mirante, perché sul portiere si fanno ragionamenti diversi vista la particolarità del ruolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA