Lazio, la rosa di Inzaghino adesso ha troppi petali

Lazio, la rosa di Inzaghino adesso ha troppi petali
di Alberto Abbate
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Sabato 10 Settembre 2016, 11:02
Trentadue in rosa, soltanto Gonzalez escluso dalla lista dei 25 depositata in Lega. Ma è solo apparenza. A Formello c'è una lettera scarlatta appesa allo spogliatoio per 4 fuori rosa. Programma d'allenamento personalizzato dal 6 settembre, oltre che per il Tata, anche per Tounkara, Minala e soprattutto Morrison: la società vorrebbe riaggregarlo alla prima squadra, ma Inzaghi al momento non lo vuole. Oggi «ore 12 pronti», c'è scritto sul foglietto, domenica 11 e lunedì 12 «libero». Mentre i compagni domani scenderanno in campo a Verona (previsti oltre mille tifosi in trasferta al Bentegodi), i 4 epurati, insieme a 4,8 milioni lordi di stipendio, staranno davanti alla tv. E a loro presto dovrebbe aggiungersi Vinicius, allenatosi in gruppo per l'assenza di Lukaku in questa settimana. «Perché siamo tanti», ha detto Inzaghi alla società. Il tecnico aveva già previsto e avvisato Tare (per il mercato in uscita) di voler lavorare al massimo con 26 elementi in questa stagione. E così sarà, ma senza dare troppo nell'occhio. Ecco il motivo dell'inserimento di quasi tutti nell'elenco fornito alla Lega. Guai a fornire appigli per altre grane legali all'orizzonte, la Lazio ne ha fin troppe.

LA BATTAGLIA
In arrivo anche una causa col vecchio staff medico, liquidato ad agosto per far posto al professor Rodia: «Io e il mio equipe cercheremo di ridurre il numero degli infortuni». Magari Lotito gli avrà fornito nuovi mezzi per centrare l'obiettivo: «Ho saputo che si tratta di un suo conoscente/parente - tuona l'ex consulente ortopedico Stefano Lovati a Radio Sei - ma non lo conosco. E pensare che anche io avrei voluto integrare lo staff con persone nuove e investire nell'adeguamento delle strutture, in spese per plantari, byte dentali. Invece ho trovato un muro e ho dovuto fare dei salti mortali e anche chiedere cortesie a professionisti esterni quali posturologi, osteopati e fisioterapisti. In una società di calcio quella sanitaria dovrebbe essere la seconda voce, in altri club lo è, alla Lazio è carente». Risposta con un comunicato biancoceleste: «Polemica astiosa e infondata, nessuna parentela fra Lotito e Rodia, scelto dopo un'accurata ricerca e per la sua alta professionalità in quanto responsabile ortopedico nella principale struttura pubblica della capitale». Il Cto che già infastidisce pure la Paideia.