Lazio, Bastos: «Motivato dai complimenti di Higuain». Luis Alberto: «L'eredità di Candreva non fa paura»

Bastos in allenamento
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Venerdì 9 Settembre 2016, 14:30
«I complimenti Higuain? Mi hanno sorpreso molto, è una cosa che ti motiva tanto. Ho scelto la Lazio perché è una delle migliori squadre italiane e devo cercare di essere importante per questa squadra». Lo dice il nuovo difensore biancoceleste Bastos, in occasione della presentazione dei nuovi acquisti andata in scena oggi al centro sportivo di Formello. Al suo esordio in Serie A contro la Juventus, l'angolano era risultato tra i migliori in campo, ricevendo anche i complimenti via twitter di Higuain. «È molto facile giocare bene con giocatori di qualità e in questo gruppo ce ne son molti, peccato per come è andato a finire il risultato», si lascia andare Bastos, aggiungendo che «il campionato italiano è molto competitivo ed è l'ideale per fra crescere un difensore. Le migliori sono le difese italiane e di certo non sarò io a sfuggire a questa regola».

CON NESTA SULLE SPALLE
Prima di lui ha preso la parola l'ex Monaco, Wallace: «Il calcio italiano è molto competitivo e c'è molta tattica», specifica il difensore brasiliano. «A chi mi ispiro? A Thiago Silva, un grande giocatore che ha fatto molto bene al Milan», ha aggiunto Wallace, che per la sua nuova esperienza in biancoceleste, ha scelto la maglia numero 13 appartenuta in passato a un simbolo come Alessandro Nesta: «Usavo questo numero in tutte le squadre in cui ho giocato in passato - confessa Wallace - quando sono arrivato qui ho chiesto quel numero essendo cosciente della responsabilità di questa maglia. Nesta qui ha fatto cose grandissime, per questo darò il massimo».

DOPO CANDREVA
Sulle orme di Candreva si muove invece Luis Alberto. «Un eccellente giocatore che ha fatto molto per la Lazio. Farò di tutto per dimostrare quello che so fare, il mio ruolo prevede gol e assist, è quello che mi si chiede qui. Sostituirlo per me non è difficile. Mi è già successo in passato di dover sostituire giocatori importanti», ha detto lo spagnolo ex Liverpool. «Farò tutto quello che il tecnico mi chiederà, ho già giocato in ogni zona del reparto anche se prediligo di più la zona centrale, una zona più libera». «Sto molto bene a livello psicologico – aggiunge il nuovo acquisto biancoceleste - mi serve più tempo per migliorare fisicamente. Avrò bisogno di giocare più degli altri per dimostrare quello che valgo. All'inizio avrò più difficoltà ma con il tempo sarò in grado di superarle». «Immobile? Lo conosco - ha concluso Luis Alberto - perché ha giocato con il Siviglia, ha un modo di giocare molto dinamico e sono convinto che alla fine dell'anno l'armonia con i compagni di reparto ci consentirà di fare molti gol».

TEDESCO ALLA RIBALTA
«Non porto rabbia, ho fatto le mie esperienze, e nei momenti peggiori penso che si possa imparare di più. Non è stato un periodo positivo, è vero, ma ora voglio concentrarmi sul futuro. Cosa mi aspetto in realtà non lo so, ma so quello che voglio dimostrare, voglio dimostrare le mie qualità, dare il meglio di me, integrarmi sul campo e capire questa mentalità. Ovviamente sto imparando l’italiano per comprendere sempre di più», sono state invece le prime parole di Moritz Leitner. «Klopp mi ha dato tanto, mi ha insegnato tanto, la società e la squadra vengono prima di tutto, mi ha insegnato questo suo pensiero che divulga spesso a tutti i suoi giocatori. La cosa importante è che se ho qualche domanda o qualche dubbio, so che posso sempre fare riferimento a lui. Trovo sempre molto difficile parlare delle mie qualità, preferisco esprimermi sul campo. Ho tanti giocatori preferiti, Iniesta, Zidane, tutti giocatori importanti da cui si può imparare molto. Ma sarà compito dell’allenatore decidere come impiegarmi sul campo», ha concluso il tedesco.
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