Lazio-Cagliari, Inzaghi mette in campo la sua squadra giovane: «La strada è giusta»

Inzaghi
di Emiliano Bernardini
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Mercoledì 26 Ottobre 2016, 09:03 - Ultimo aggiornamento: 18:00

C'è una cosa che va di moda ultimamente nella Lazio: la giovinezza. Una Primavera di bellezza. Sono i figli d'Inzaghi che con il loro entusiasmo, classe e incoscienza si sono presi una maglia riaccendendo l'orgoglio dei tifosi che ora cullano dolci sogni. Impossibile non rimanere contagiati perché i biancocelesti sono belli pur con i loro difetti. Son giovani e si faranno. Intanto hanno avuto il merito di esaltare il bicchiere mezzo pieno. Applausi. A loro e a Simone Inzaghi capace di creare il giusto impasto: «Mi piace lo spirito di chi va in campo. Abbiamo dovuto cambiare, chi entra sa quello che voglio da lui. Stiamo remando tutti nella stessa direzione, le ultime due gare non ci hanno premiato. Ma se continueremo così ci toglieremo tante soddisfazioni».

 

Entusiasmo contagioso tanto che anche Pippo, il tifoso numero uno di Simone, lo ha chiamato prima della conferenza di ieri per sostenerlo e consigliarlo. Come diceva Franz Kafka la giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Quella stessa capacità che alle volte si è persa in un conflitto troppo lungo e che ha finito soltanto per logorare le parti sbiadendo i colori. Il pareggio contro il Bologna e quello contro il Torino hanno dato tante convinzioni in più a dispetto dei pochi punti raccolti. Avanti così perché la strada è lunga e in questo campionato tutto può succedere.

VENTI FAVOREVOLI
E' tornato a spirare un vento piacevole nella Capitale. Quel ponentino che rende gli animi frizzanti e fa venire sempre più voglia di tifare la Lazio in queste ottobrate romane. Stasera, contro il Cagliari del suo ex compagno al Piacenza, Rastelli, Inzaghi vuole tornare a fare i tre punti continuando la scalata e scaldando sempre più i cuori dei tifosi biancocelesti. Non sarà certo una passeggiata di salute perché i sardi, dopo i 5 gol rimediati dalla Fiorentina, verranno all'Olimpico alzando le barricate. Meglio non prenderle piuttosto che darle. Inzaghi sa bene cosa vuole dai suoi: «Il Cagliari viene da una gara particolare, noi però vogliamo vincere davanti al nostro pubblico e recuperare i punti delle ultime due partite». Essere giovani vuol dire tenere aperto l'oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro. Più coraggiosi loro o il tecnico a lanciarli? Simone non ha dubbi: «Sicuramente conosco molto meglio i ragazzi per averli allenati, ma sono soprattutto loro che si stanno meritando lo spazio. Si allenano da Auronzo con gli altri, sono sullo stesso livello. Mi mettono dubbi in ogni gara. Di volta in volta faccio le mie considerazioni». Di sicuro ha avuto il merito di compattare lo spogliatoio: «Conoscevo il gruppo dall'anno scorso, c'è stato qualche problemino a inizio ritiro, ma sono stato sempre seguito. In questi primi mesi abbiamo avuto diverse difficoltà con gli infortuni, ma l'ho detto anche prima di Torino di essere fiducioso».

LE SCELTE
Sarà una Lazio giovane, ma non giovanissima. In porta confermato Marchetti, in difesa a sinistra torna Radu dopo la squalifica. A destra promosso Patric e la coppia di centrali sarà ancora formata da Wallace e Hoedt, 44 anni in due. Il centrocampo sarà lo stesso visto a Torino con Parolo e Cataldi che si alterneranno in cabina di regia. Sulla sinistra agirà Lulic. Inzaghi però spera fino all'ultimo secondo di poter recuperare Milinkovic: «Dobbiamo aspettare la rifinitura, vediamo le sue sensazioni, parleremo con lo staff medico e decideremo. Era in un bellissimo momento prima dello stop». Davanti il trio delle meraviglie con Immobile, già sei gol realizzati, Keita a quota due e Felipe Anderson che cerca il primo sigillo.