Lazio, i rinnovi a tavola: Inzaghi porta a cena la sua squadra
e chiede a Biglia di restare

Lazio, i rinnovi a tavola: Inzaghi porta a cena la sua squadra e chiede a Biglia di restare
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 26 Maggio 2017, 07:30
Mastica amaro da giorni, ma non lo manda proprio giù questo boccone. Così nell’ultima cena della stagione Inzaghi prova ancora a convivere Biglia. Mercoledì Lotito ha ribadito il rinnovo a 2,8 milioni (bonus compresi, sino al 2022), il capitano si è preso di nuovo tempo per pensare, ma ha ammesso d’essere attratto dal nuovo progetto del Milan. Di fronte al tecnico, dunque, la Lazio ha fatto il suo, ha dimostrato di volerlo trattenere a tutti i costi (nemmeno Klose aveva uno stipendio così alto), è Lucas che medita l’addio. Eppure Simone è ancora convinto di poterlo persuadere sul futuro biancoceleste. Da ieri sera, nel ristorante Villa di Veio, è iniziato un nuovo lavaggio del cervello, almeno Biglia deve restare in buca a Formello. In realtà, l’opera d’Inzaghi prosegue pure con Keita. Perché l’agente Calenda smentisce incontri ed è vero, per carità, ma al senegalese un’offerta informale è stata fatta, eccome: 1,5 milioni di base, che diventerebbero 2 coi bonus al raggiungimento di determinati obiettivi: gol e presenze. Se dovesse aspettare la Juve a scadenza nel 2018, rischierebbe di finire in tribuna tutta la stagione. E in un anno (quello del Mondiale), poi, tutto può succedere: la Juve ha rinnovato a Mandzukic e cerca addirittura Di Maria. Forse per questo Keita nelle ultime ore avrebbe confidato ad amici di non aver escluso affatto la pista rossonera. Anzi. 
INTRIGO LIVERPOOL
Nuovi contatti con Mirabelli e Fassone ieri, Lotito tiene duro sul prezzo (55 milioni). Il Milan resta fermo a 40 per Biglia e Keita insieme e dà alla Lazio 20 giorni di tempo (vuole la rosa al completo prima del preliminare d’Europa League) per chiudere ogni discorso. Nel quale non rientra certo de Vrij: nessuno in Italia (e nemmeno in Spagna) va oltre i 20 milioni (rifiutati per Wallace da Las Palmas), il club biancoceleste parte dai 35 pre-accordati a ottobre con lo United. Mentre Mou rimane ancora in silenzio, in Premier si muove il Liverpool per l’olandese, oltre che per Keita. Peccato che i reds non abbiano più la carta Borini da giocarsi, ma l’ex romanista (con 7 milioni al Sunderland retrocesso) potrebbe comunque tornare a essere un obiettivo: il ds Tare non l’ha mai dimenticato e con l’agente De Fanti, dopo l’Europeo Under 21, c’è pure in agenda l’incontro per definire il futuro di Cataldi a Genova o altrove, magari con delle prestazioni convincenti in Nazionale. Convocato dall’Argentina, il Papu Gomez sale ancora più ad alta quota: l’Atalanta chiede 20 milioni, troppi nonostante i 5 da sottrarre per il riscatto di Berisha. 
LA VOGLIA DI ANTONIO
A Petagna invece ora pensa l’Inter come vice-Icardi. Nerazzurri pronti a fare la rivoluzione, dopo questa deludente stagione. E a Formello spunta la clamorosa suggestione: riprendersi Candreva. In realtà è Antonio, anche per motivi familiari, a far girare la voce di voler tornare a Roma, dove è rimasto da domenica scorsa. Magari per riprendersi quella fascia strappatagli da Biglia, ora in direzione opposta. Tuttavia, difficile - se non impossibile - pensare che Lotito possa riabbracciarlo, come hanno fatto invece i tifosi domenica scorsa. Lotito avrebbe detto no a 40 milioni del Real per Milinkovic, lo cederebbe soltanto a 80. E solo in quel caso rientrerebbe in gioco Klassen dell’Ajax per il centrocampo biancoceleste. Per l’attacco ritorna di moda Dost dello Sporting Lisbona, ma Tare ha l’incarico di vendere prima di comprare: col 22enne Divock Origi, originario del Kenya con passaporto belga, in un’operazione col Liverpool forse farebbe un affare.
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