Lazio, de Vrij a nervi scoperti

Lazio, de Vrij a nervi scoperti
di Alberto Abbate
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Lunedì 14 Novembre 2016, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 16:39

ROMA Salvate il soldato de Vrij: l'ennesimo congedo dal campo di battaglia forse non gli sta facendo bene. E, prima senza un ginocchio, poi senza un piede, sembra aver alzato il gomito. Nessuno in Italia credeva alle polemiche piovute addosso a Stefan, appena tornato in Nazionale a ottobre, dopo il ko contro la Francia. La stampa orange lo aveva scovato in discoteca insieme ai compagni Dost e Zoet e titolato: «Dopo la sconfitta aveva ancora voglia di un bicchierino». Pareva un giudizio azzardato su uno come Stefan, tutto pallone e casa, sempre ligio al dovere. Eppure sabato prima una birra all'Olimpico del rugby, poi un'altra in serata con gli amici a Trastevere: «E loro hanno allontanato un fotografo che provava a immortalarli perché era fuori contesto, ma non è successo niente. Lui ha continuato a fotografare e de Vrij e i compagni olandesi sono andati via», assicura Diaconale, responsabile della comunicazione della Lazio. Ma il paparazzo Barbieri racconta un'altra storia avvenuta la notte di venerdì intorno alle 3 a Palazzo Brancaccio. De Vrij beccato con una giovane attrice italiana, una certa Stefania Marchionne: «Il calciatore, forse per qualche flash di troppo, mi si è avventato contro, mi ha strappato la macchinetta, sfilato la schedina e distrutta». Nessuna denuncia, però: «Perché mi ha ripagato con 20 euro, prima di volare in macchina e andarsene senza darmi nessuna scusa».
DERBY
Da un po' di tempo de Vrij non posta più foto sul suo profilo Facebook con la fidanzata Marloes. Con lei era sbarcato a Roma, di lei c'aveva parlato in un'intervista a ottobre 2015, dopo un mese del terribile crac al ginocchio: «Ogni sera a casa mi prepara gli gnocchi perché io non amo molto uscire». Piuttosto pregare: «Ogni sera leggo versi della Bibbia». Insomma, un atleta di Cristo, lontano dalle tentazioni: «Non bevo e non fumo, curo in maniera maniacale la mia prevenzione. Devo dormire dieci ore a notte». Eppure adesso, dopo l'ennesimo infortunio, c'è chi scova un «vizio capitale». Lanciate via le stampelle, troppi passi nella Roma glamour di Roma. E non ancora in campo: Inzaghi spera di riabbracciarlo domani alla ripresa, dopo tanti giorni passati fra palestra e piscina. «Ti vogliamo al derby dall'inizio - gli scrivono i laziali sulla sua bacheca - adesso rilassati, ma da martedì corri». Non verrà rischiato col Genoa, forse col Palermo (27 novembre) cercherà d'accumulare qualche minuto per il 4 dicembre. De Vrij è fermo da metà ottobre, s'erano ipotizzati 40 giorni di stop per l'infrazione subita alla base del quinto metatarso destro, si è comunque in linea con i tempi. Ma un altro stop, dopo un anno passato ai box, lo ha gettato nello sconforto.
RINNOVO
Già fuori da 4 partite (Torino, Cagliari, Sassuolo, Napoli), pensava d'aver pagato abbastanza con un buco alla cartilagine. Problema risolto che tra l'altro continua però a produrre ancora rigonfiamenti al ginocchio e forse anche qualche considerazione di più sul rinnovo con la Lazio. Stefan ha già rimandato due volte il discorso perché non vuole inserire alcuna clausola da 35 milioni. Teme con la Seg, agenzia comunque in ottimi rapporti con la Lazio, che le pretendenti big possa ritirarsi di fronte a quella cifra per un difensore segnato da un terribile infortunio. A dicembre se ne riparlerà ancora, Stefan è in scadenza nel 2018 e Chelsea, Arsenal e Milan sono in agguato. Lotito non vuole bloccarlo, ma rinunciare al suo miglior difensore per almeno 40 milioni di buoni motivi. De Vrij però non sembra più il bravo soldatino sbarcato a Formello tre anni fa per 7,5 milioni. E' diventato ministro della difesa, anche contro qualche scatto di troppo.