Lazio, de Vrij il muro olandese di Inzaghi

Lazio, de Vrij il muro olandese di Inzaghi
di Daniele Magliocchetti
3 Minuti di Lettura
Sabato 16 Settembre 2017, 12:41
È ritornato. Più forte del primo anno. Quando c'è lui tutto funziona a meraviglia lì dietro. Dà sicurezza a un intero reparto, probabilmente a tutta la squadra. Con Stefan de Vrij la Lazio è una cosa, senza un'altra. «Finalmente sto benissimo, non avverto più alcun fastidio. Per come mi sento vorrei giocarle tutte, ma serve attenzione perché non devo esagerare con gli impegni», le parole del difensore biancoceleste. Inzaghi però, che tiene al suo centrale migliore, anche a causa dell'infortunio di Wallace, gli chiederà gli straordinari, almeno per le prossime due partite con Genoa e Napoli, dopo si vedrà. Per il momento la condizione fisica e atletica dell'olandese è pressoché perfetta. Insieme a Luis Alberto e Strakosha è l'unico ad avere giocato tutte e cinque le partite della Lazio: 450 minuti di contrasti, cambi di direzione, scatti e sollecitazioni di ogni genere, senza accusare alcun problema. E - considerando i suoi precedenti in infermeria - è la più grande sorpresa di questo avvio di stagione. Significa che ormai il peggio è passato e tutto il lavoro specifico svolto dai due specialisti Rodia e Razzano ha portato i suoi frutti.
CAMBIO DI PASSO
Con lui in campo i compagni sono più sicuri, alcuni quasi rigenerati, vedi Radu che, nonostante i suoi quasi undici anni di Lazio, sembra più concentrato e più forte di quando arrivò in biancoceleste nel 2007. In Olanda, contro il Vitesse, la squadra ha un po' sofferto l'avvio della squadra di casa, ma poi arrivava de Vrij a chiudere e salvare ogni situazione. «I nostri avversari spiega il centrale hanno confermato di essere una formazione che gioca all'olandese, all'attacco. Da parte nostra non possiamo dire di aver giocato bene, ma alla fine della gara eravamo sicuramente più felici di loro. Il nostro obiettivo è arrivare primi nel girone e fare un gran campionato. Abbiamo una squadra forte, credo che ci toglieremo delle soddisfazioni».
CLAUSOLA RESCISSORIA
Parole che sono musica per Inzaghi e per i tifosi. La dirigenza apprezza, ma per avere una situazione ancora più serena, attende la tanto agognata firma sul rinnovo di contratto. Due giorni fa in Olanda, sia alla vigilia che nel giorno della partita, il diesse Tare ha incontrato la Seg, l'agenzia che gestisce la procura del calciatore olandese. La buona notizia è che c'è accordo sullo stipendio, 2,7 milioni a stagione più bonus, e sulla durata fino al 2020 più un'opzione di un anno, ma ancora non c'è la fumata bianca sul valore della clausola. Il prossimo incontro sarà a breve, con la Lazio che vuole chiudere la questione non oltre il mese di ottobre. Lotito è fiducioso e pronto a centrare il colpo. Gennaio è dietro l'angolo, 107 giorni, il periodo in cui Stefan può accordarsi con chiunque. La lancetta scorre veloce, ma da Formello sono convinti di spuntarla e di fare l'annuncio. Non ci sarà un Biglia-bis.
© RIPRODUZIONE RISERVATA