Lazio, il destino in nove giorni: si apre un ciclo che dirà tutto sugli obiettivi dei biancocelesti

Lazio, il destino in nove giorni: si apre un ciclo che dirà tutto sugli obiettivi dei biancocelesti
di Alberto Abbate
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Martedì 28 Marzo 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 14:10
Nove giorni di gravidanza per partorire l’Europa. Con un cesareo di Coppa Italia, strappando la finale alla Roma. O un naturale quarto (o terzo) posto in campionato. Nei primi nove giorni d’aprile si fa l’Europa, la Lazio ha due strade e rischia tutto. Sassuolo, derby e Napoli, adesso sono davvero tre finali. Ora la pressione è schiacciante, per questo Inzaghi ha concesso due giorni di svago.

 
Oggi a Formello inizia la vera preparazione, da domani poi massima concentrazione. Simoncino ha sospirato per capitan Biglia, riabbracciato persino malconcio de Vrij, ma ancora non può urlare d’aver scampato tutti i guai. L’ansia avvolge Immobile e Parolo: nessuno tra i convocati dell’Italia ha giocato di più in Serie A (2494’, il centrocampista; 2475’, l’attaccante) di loro. Per fortuna, Marco risparmiato almeno contro l’Albania. I minuti in campo stasera di Ciro invece a Formello saranno pura agonia. C’è un patto tacito per 45’ contro l’Olanda, ma la Lazio non gradisce l’ennesima spremuta di Ventura per un’amichevole. Anche perché il bomber di Torre Annunziata, prima di rispondere alla chiamata azzurra, aveva accusato un indurimento alla coscia destra nell’ultimo riscaldamento del Sant’Elia. Quindi rieccolo in gol nella gara che contava per la Nazionale, poteva pure bastare. Soprattutto perché la squadra biancoceleste, per centrare l’Europa, a Immobile non ci può proprio rinunciare. 
MOSSE 
Dopo il passo falso di Cagliari, Inzaghi intanto studia già tre formazioni per tre sfide. E tre potrebbe essere anche il numero perfetto nel modulo. Il dubbio resta solo per la gara inaugurale dei 9 giorni di fuoco. Simoncino vorrebbe risparmiare de Vrij nell’anticipo (ore 18) del Mapei Stadium: Stefan ha già iniziato il protocollo riabilitativo, che lo rimetterà in piedi già per sabato, ma difficile che il tecnico lo rischi prima del 4 aprile. Così potrebbe essere riproposto il 4-3-3 dell’andata con la coppia formata da Wallace e Hoedt, di rientro dalla prima convocazione dell’Olanda fra le polemiche e l’esonero del ct Blind. Così col Sassuolo potrebbe rigiocarsi le sue carte da titolare Keita (utilizzato dal Senegal solo ieri contro la Costa d’Avorio), poi in odore di panchina contro Roma e Napoli nel 3-4-2-1 con Milinkovic e Felipe a supporto d’Immobile. Da capire chi sostituirà lo squalificato Parolo a centrocampo nel derby. 
BIGLIETTI 
Oggi intanto partirà la vendita libera per i biglietti della stracittadina: bloccata ancora a nemmeno 6mila tagliandi la prelazione per gli abbonati, ma la Lazio è fiduciosa comunque di riempire con 18mila anime biancocelesti i suoi settori più caldi (Curva e Distinti). Poi, si spera con una finale in tasca e l’entusiasmo alle stelle, l’Olimpico dovrà diventare una bolgia per accogliere domenica sera il Napoli. Se i partenopei dovessero perdere contro la Juve alla 30esima giornata e i biancocelesti vincere a Reggio Emilia, il big match - a tre punti di distanza in classifica (60 a 63) - diventerebbe un match point per la Champions. Qui non si fa solo l’Europa ambita. Questi sono nove giorni di rinascita. 
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