LA SFIDA
Avrebbe voluto affrontarla in tutt'altra maniera, Simoncino, la sua sfida nella sfida con Mihajlovic. Ex compagno dello scudetto del 2000, ora nemico granata. Anzi, già ad aprile-maggio rivale per la sua stessa panchina. A Milano lo davano tutti alla Lazio al suo posto: a Lotito piaceva Sinisa, lo incontrò addirittura due volte (prima per dargli il posto Petkovic, poi di Reja) pur di portarlo a Formello. Dove l'ex difensore sarebbe tornato di corsa, a patto di superare un'antica divergenza, risalente al 2005, col ds Tare. Alla fine eccolo alla corte di Cairo, forse gli è andata meglio sul mercato: «Se dovessi scegliere fra le due rose preferirei allenare quella granata - assicura il doppio ex Fiore - perché è più ampia». Mai opinione fu più azzeccata alla luce del quattordicesimo e quindicesimo ko biancocelesti in due mesi esatti. Dal 21 agosto già nove infortuni muscolari (di piccola o grande entità) e sei articolari. L'ultimo, la frattura (un'infrazione) al quinto metatarso di de Vrij però, è il più tosto da mandar giù: Stefan vuole farcela a tutti i costi per il derby del 4 dicembre, ma sarà un'impresa.
GLI INTERROGATIVI
Un contrasto avverso come il fato. Eppure il nuovo staff medico torna comunque sotto accusa: «Se de Vrij s'era fatto male mercoledì perché forzarlo nell'allenamento di giovedì?», la domanda pertinente di molti laziali. Stefan sentiva dolore nel pomeriggio ad Amatrice, perché far passare altre 24 ore per la lastra? In campo il giorno dopo rischiava persino di far diventare l'infrazione scomposta. Adesso occhio a Milinkovic affaticatissimo, dopo la Serbia e il Bologna: Inzaghi valuterà oggi se portarselo, ma guai a ripetere quanto accaduto con Biglia (ricaduto in una lesione di 2° grado). Anche perché a Formello sono in tanti coi muscoli a pezzi. Giocano troppo gli stessi, deve andarci piano il preparatore Ripert, anche secondo il nuovo staff sanitario. A inizio stagione aveva promesso di svuotare l'infermeria, rispetto alla gestione precedente. Che guadagnava 5 volte (e invocava altri investimenti per macchinari) rispetto a quello attuale del Cto. Meno spese, più infortuni? Sì, a caro prezzo.