Lazio, Gomez o Muriel per sostituire Keita

Lazio, Gomez o Muriel per sostituire Keita
di Alberto Abbate
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Mercoledì 14 Giugno 2017, 07:30
Amici-nemici. Non solo la Roma, adesso la Lazio sfida anche il Milan per Gomez. Ieri mattina l’agente Riso (anche di Petagna e Baselli, ancora senza rinnovo col Toro) era nella capitale per approcciare lo sbarco del Papu, il pomeriggio a Milano per parlarne con Mirabelli. Tare comunque ci prova, anche se da Bergamo smentiscono offerte. La verità è che il club biancoceleste deve portare avanti gli affari senza avere il denaro nelle mani. La proposta sarà di 10 milioni più il cartellino di Berisha, per il quale è già stato approntato il riscatto lo scorso weekend.

 
Uno sconto della Lazio a 5,5 milioni, così l’Atalanta sarà meno ferma sulla valutazione di 20 per il suo 29enne. Anche se la cartolina spedita da Gomez ieri da Singapore rende un po’ più amaro sul cartellino al rialzo ogni sapore: un’autentica perla da fuori area, il 3-0 siglato da Alejandro al 60’ del suo esordio con l’Argentina, una sberla all’angolino basso di sinistra. Il segno che Gomez non è solo uno scugnizzo di provincia, ma un gioiellino pronto a far infuocare anche una big con la sua miccia.

BRUTTO INCASTRO
Eppure un gioco a incastro rischia di schiacciare la Lazio. E sopratutto mister Inzaghi, che oggi alle 8 sosterrà le visite di idoneità, ma ad Auronzo sogna di ritrovarsi uno dei tre pupilli: Muriel, Gomez o il suo Keita. Il tecnico è in costante contatto e oggi - prima di ripartire per le vacanze - potrebbe fare un punto con la società, ma Lotito e Tare sono in seria difficoltà. Ieri l’incontro in un ristorante a pranzo fra il presidente biancoceleste e Ferrero: difficile convincere la Samp ad accettare la contropartita Djordjevic per abbassare la valutazione di 20 milioni di Muriel, in Premier Swansea, Leicester e West Ham sono pronti a pagare cash 25 milioni di clausola. Alla Lazio piace anche Torreira (prezzato 15 milioni) come vice-Biglia, ma coi soldi del capitano al massimo si potrà fare un colpo. Perché Keita e la sua voglia di Juve bloccano il resto del mercato. Sotto la Mole lo hanno avvistato allo Stadium, a Formello sono convinti che abbia già firmato un precontratto, Calenda fa scudo e la guerra continua a colpi di tweet: «Tare parla di miei accordi inesistenti con altre squadre e sventola pubblicamente fantomatici rinnovi. Visto che ancora racconta di rinnovi da top player o offerte da 3 big, forse è il momento che informi anche noi… Rimaniamo sempre in attesa della Lazio». In realtà anche Lotito conferma offerte rifiutate dal senegalese da 30-35 milioni da Napoli, Everton e Tottenham. Ovviamente prima della proposta sbandierata dallo stesso manager da parte del Milan.

DOPPIA BEFFA
Corte rossonera rifiutata al momento da Keita, che così rischia di far saltare anche la sua eredità. La Lazio gli ha dato un ultimatum, gli ha chiesto di pensarci ancora sino a venerdì, ma il Balde giovane giura agli amici da Miami: «Dopo le vacanze andrò a Torino». E in fondo lo ha capito anche il Diavolo di avere già pochissime chance di sedurlo. Non a caso ieri l’incontro a casa Milan per Gomez: il Papu in rossonero taglierebbe definitivamente fuori Keita dall’affare Biglia. Ma non solo, così la beffa sarebbe doppia: in un flash Lotito perderebbe i 30 milioni rossoneri per il senegalese, ma anche un altro papabile sostituto indicato da Inzaghi. Il ribelle Niang (offerto dai rossoneri) nemmeno preso in considerazione come consolazione, la Lazio col bad boy Keita ha già vissuto fin troppa confusione.
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