Lazio, de Vrij si frattura in allenamento: resterà fuori gioco per due mesi

De Vrij
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 21 Ottobre 2016, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 10:34

Una borsa del ghiaccio sul collo del piede destro. Questa l'immagine di Stefan de Vrij durante l'allenamento di ieri. Solo una forte contusione la diagnosi a caldo dello staff medico biancoceleste. Sospiro di sollievo? Nemmeno per idea perché il gigante olandese tornerà nel 2017. Il piede si era gonfiato eccessivamente e il dolore era molto forte. Un secondo controllo più accurato ha invece rivelato la frattura del quinto metatarso: l'osso lungo sulla parte esterna del piede che si connette al mignolo. Diagnosi confermata dagli esami strumentali.

 

Tradotto l'olandese dovrà stare fuori due mesi, non tornerà in campo prima della fine della sosta per le festività natalizie. Non c'è pace per Stefan che aveva appena ritrovato la continuità dopo l'anno orribile vissuto la scorsa stagione con il problema alla cartilagine del ginocchio. Questa estate era tornato a correre e grazie all'acido ialuronico era riuscito anche a superare i fastidi più grandi che gli creavano gonfiore. Aveva risposto perfino alla convocazione della sua Nazionale con grande apprensione del club biancoceleste. Fortuna per la Lazio che per tutti i 180 minuti è rimasto seduto in panchina. Ora questo nuovo stop. Una tegola per Inzaghi e per la Lazio che non avrà la sua colonna principale. Da oggi comincerà la lunga fase di recupero.

IL RETROSCENA
De Vrij non si è fatto male durante l'allenamento di ieri, ma durante quello di mercoledì mattina. Un pestone in un contrasto con Djordjevicnella partitella in famiglia. Un po' di dolore ma nulla di più, tanto che è partito lo stesso con la squadra alla volta di Amatrice. Zoppicava leggermente ma nulla faceva pensare al peggio. Poi nelle seduta di ieri ha provato a mettere le scarpette ma il dolore era tanto così come il gonfiore. Borsa del ghiaccio e la conferma: arrivederci al 2017. L'olandese sarà costretto a saltare la sfida con il Napoli del 5 novembre ma soprattutto il derby con la Roma del 4 dicembre. Inzaghi per domenica sarà costretto a studiare una nuova difesa. La coppia centrale sarà composta quasi sicuramente da Wallace e Hoedt. Ennesimo rompicapo per Inzaghi che era già alla ricerca di un aiuto regista. Niente più immagini mosse o sfocate. Niente più disattenzioni e passaggi a vuoto. Parolo o Cataldi? Sciogliere il nodo non sarà semplice anche perché entrambi non hanno brillato in quel ruolo quando sono stati chiamati in causa. In realtà, nessuno dei due vuole vincere il ruolo, nessuno è così felice di prendere l'eredità pesante di Biglia. Non ha problemi a dirlo Marco Parolo, il veterano che si è cucito addosso la maglia biancoceleste fino al 2020: «E' un ruolo nuovo, che faccio volentieri. Non sarò mai Biglia ma sono Parolo. Perderò qualcosa rispetto a Lucas ma magari guadagnerò in altro. In ogni caso non vedo l'ora che torni Lucas perché è un valore aggiunto per noi, è il numero uno in quella posizione». Con il Bologna non ha brillato, forse anche per colpa degli straordinari in azzurro. Chi invece si è rigenerato in Nazionale è Cataldi, poi domenica è pure entrato. Meglio lui di Marco nei minuti a disposizione. Per questo Inzaghi non ha ancora sciolto nella sua testa il tormentone. Chissà che non possa riaffidare le operazioni di comando al giovane Danilo. Comunque andrà, Cataldi in campo ci sarà. Chi invece neanche ci prova a trovare un posto è Morrison: coi soldi della Lazio (1 milione) si lascia inquadrare dalla regia spagnola al Camp Nou.