Lazio, Inzaghi contro la Sampdoria lancia lo sprint

Lazio, Inzaghi contro la Sampdoria lancia lo sprint
di Alberto Abbate
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Domenica 22 Aprile 2018, 07:30
Ormai sommando il numero dei torti, il risultato non cambia: la Lazio vince e deve continuare a vincerle tutte sino alla fine. Perché il calendario (vedi la facile vittoria di ieri della Roma) delle concorrenti Champions si conferma più agevole e la strada biancoceleste verso l’Europa che conta è tutta in salita. Alla luce ovviamente delle prossime avversarie e della ruota della sfortuna che - vedi le innumerevoli sviste arbitrali - dalle parti di Formello quest’anno sta girando più che mai. Dopo lo scempio di Damato a Firenze, sembra quasi che gli uomini d’Inzaghi c’abbiano fatto il callo. Anzi, abbiano trasformato la rabbia per tutti questi incidenti esterni di percorso in energia positiva da convogliare per centrare comunque l’obiettivo. Per questo adesso il tecnico, nonostante il blackout di Salisburgo («Se avesse segnato Luis Alberto sarei stato il più bravo del mondo»), crede che prendersi il terzo posto non sia più così proibitivo: «Forse all’inizio era una missione impossibile, ma non rimani in alto e in corsa per così tanto tempo per caso. Questa sarà la nostra 51ª partita stagionale, voglio rivedere con la Samp e in generale nelle prossime 5 sfide lo spirito di Firenze. Mercoledì abbiamo superato una prova complicata, i fatti successi sono sotto gli occhi di tutti. Ora siamo all’ultima salita e vedremo chi la spunterà in questo sprint finale». I cugini giallorossi hanno già messo la freccia, l’Inter oggi giocherà in contemporanea: «Non mi sfiora la testa che lo scontro diretto del 20 maggio potrebbe essere decisivo». 

PUBBLICO 
Allora come oggi si giocherà all’Olimpico, Inzaghi invoca ora più che mai l’aiuto del pubblico: «I nostri tifosi non ci faranno mancare il calore. Mi auguro di vedere uno stadio caldo come contro il Salisburgo perché in 50 partite abbiamo dato il cuore per la maglia». E in effetti questa dedizione ai colori biancocelesti ha coinvolto tutti e riportato sugli spalti diversi disamorati. A inizio stagione c’erano davvero quattro gatti, adesso in quasi 40mila faranno balli e salti. Eppure la società non è del tutto contenta di questi numeri, sperava di riportarne a casa addirittura 50mila, di spettatori. Non basta dunque l’entusiasmo, bisogna fare i conti con il calo generale di questo campionato. 

FORMAZIONE 
Non ha nulla da rimproverarsi, la Lazio. In campo dà spettacolo ed è ancora in volo. Peccato che all’Olimpico questo pomeriggio mancheranno le magie dello squalificato Luis Alberto. Sarà Felipe sulla trequarti a provare a far vincere a Immobile la classifica capocannonieri. A centrocampo rientrerà Parolo (fermatosi nel riscaldamento del Franchi) con Leiva e Milinkovic, tornato in forma. Adesso Inzaghi lo aspetta sotto porta: «Gli manca solo la rete per essere quello di prima». Due per raggiungere, assieme a Immobile, il secondo posto delle coppie-gol della storia biancoceleste che vede sempre Ciro protagonista ma in tandem con Luis Alberto. All’andata fu Sergej a decidere la sfida con due colpi di genio nel quarto d’ora finale, ci si augura di rivederlo ancora così micidiale. A sinistra tornerà Lulic, a destra Marusic. In difesa l’unico ballottaggio con Caceres pronto a far rifiatare Luiz Felipe al fianco di de Vrij e il rientrante Radu. Strakosha rimane affaticato, ma per chiudere la porta anche l’unico indiziato. Negli ultimi mesi è pure finito sul patibolo ma, con tutte le occasioni che concedono la Lazio e gli arbitri, è sempre l’ultimo da solo. 
 
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