Lazio, la Champions non può attendere

Lazio, la Champions non può attendere
di Emiliano Bernardini
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Domenica 25 Febbraio 2018, 07:30
Contro tutto e tutti... Forza Lazio. Questo il messaggio dei tifosi biancocelesti alla stazione Termini per Inzaghi e i suoi ragazzi in partenza per Reggio Emilia. La Curva Nord, essendo la trasferta vietata, ha comunque voluto caricare la squadra per una partita importantissima in chiave Champions. «Spettacolo» la didascalia di Ciro Immobile, tra i più acclamati, a corredo di una foto della folla di tifosi. Niente calore degli ultras al Mapei Stadium ma ad attendere Leiva e compagni ci saranno neve e gelo polare con temperature che scenderanno sotto lo zero. La gara non è a rischio visto che l’impianto dei neroverdi è attrezzato con teloni e serpentine per il riscaldamento del terreno di gioco. La Lazio non può permettersi altri passi falsi. Bisogna rispondere all’Inter e magari sperare in un passo falso della Roma contro il Milan in serata. I biancocelesti dopo il successo contro il Verona e contro la Steaua in Europa League sono usciti definitivamente dalla mini crisi che li ha lasciati a secco per quattro gare consecutive. Impasse superato brillantemente. Per questi Simone vuole un’altra prestazione da applausi. Non solo ammessi altri cali: «Sono convinto che la stanchezza fisica non esista, eventualmente può esserci mentale. Penso che questa si presenti però in chi non ha obiettivi, mentre noi ne abbiamo tanti. Stiamo bene e dobbiamo affrontarli partita dopo partita».
CONCENTRAZIONE MASSIMA
Ed è proprio questa la ricetta di Inzaghi per conquistare un posto tra le prime quattro. L’Europa League è alle spalle, alla coppa Italia (mercoledì la semifinale di ritorno contro il Milan) ci si penserà da questa sera, ora l’obiettivo è uno solo: «Il mio unico pensiero è a Reggio Emilia, contro una squadra con buone individualità e un allenatore molto esperto. Servirà una partita concentrata e attenta». Nello spogliatoio le nuvole grigie che si erano affastellate nelle settimane scorse si sono ormai diradate. Il cielo è tornato biancoceleste. Tutto rose e fiori? Chissà. Il concetto che Inzaghi ha imposto è che si deve remare tutti per un unico scopo, qualsiasi problema “personale” verrà risolto a fine campionato. 
UNA MAGLIA PER DUE
Messaggio recepito alla grande da Felipe Anderson. Il brasiliano è stato autentico protagonista del successo di giovedì scorso: due assist e un gol. «Gli ho fatto i complimenti, così come a tutto il resto della squadra. Gli attaccanti in particolare giovedì ci hanno aiutato tantissimo anche in fase difensiva. Partivamo da un risultato non positivo e siamo stati bravi a sistemare la pratica nel primo tempo» sottolinea il tecnico biancoceleste. Già ma ora si apre un dibattito: chi far giocare il brasiliano o Luis Alberto? L’interrogativo, Simone, lo scioglierà solo questa mattina. Difficile rivederli insieme come in Europa. Milinkovic, a riposo giovedì, si riprende il suo posto a centrocampo e allora c’è solo una maglia a disposizione. Anderson è in vantaggio sullo spagnolo per giocare alle spalle di Immobile. Ciro vuole arricchire il suo bottino e allungare in classifica cannonieri. L’obiettivo è la Scarpa d’Oro e allora quale avversario migliore del Sassuolo? E’ una delle sue vittime preferite: 6 gol finora. Ballottaggio anche in difesa con Wallace favorito su Caceres (botta al ginocchio) per il ruolo di centrale di destra. Confermato de Vrij, a sinistra torna Radu. In cabina di regia c’è sempre Leiva. Ai suoi fianchi Parolo, che tocca quota 150 presenze con la maglia della Lazio, e come detto Milinkovic. Sugli esterni Marusic sostituirà Basta, mentre a destra giocherà Lulic. Lukaku non è ancora al meglio.
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