La Lazio in Europa balla con la Stella

La Lazio in Europa balla con la Stella
di Emiliano Bernardini
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Giovedì 22 Febbraio 2018, 07:30
Dentro o fuori. La Lazio, stasera, decide il suo futuro in Europa League. Eh già, perché nel ritorno dei sedicesimi di finale i biancocelesti devono rimontare l’1-0 subito a Bucarest dalla Steaua. Il peso della qualificazione è tutto sui ragazzi di Inzaghi, decisamente più forti dei rossoblù di Dica. In Romania la differenza l’ha fatta la testa, la stessa che il tecnico laziale sta tentando di aggiustare. Non un calo fisico, ma psicologico alla base delle quattro sconfitte di fila. Dopo essersi sbloccata in campionato, ora la Lazio deve ritrovare il successo anche in Europa. Martedì un allenamento pesante per continuare a tenere alto il ritmo, poi il lavoro è stato svolto prettamente sulla testa. Ha tenuto tutta la squadra a rapporto. C’è bisogno di tenere alta la tensione. Vietato avere altri cali. Oggi più che mai. Un’eliminazione sarebbe un duro colpo da assorbire. Perché se è vero che tre partite a settimana complicano e non di poco i piani per arrivare in Champions e se è altrettanto vero che l’Europa League è il terzo obiettivo stagionale, nessuno vuole mollare così una competizione che inevitabilmente si trasforma in una vetrina.
«CONTA LA TESTA»
«L’ho detto ai ragazzi, dobbiamo affrontare partita per partita. Questo è un sedicesimo di finale, abbiamo fatto tanti sacrifici l’anno scorso per qualificarci, cercheremo di andare avanti schierando la formazione migliore possibile» sottolinea Inzaghi che stavolta non varerà un ampio turnover come fatto all’andata. «Dovremo essere molto lucidi, dovremo fare una partita aggressiva ma nello stesso tempo sappiamo che l’importante è non subire gol. Perché 3 gol si possono anche fare, ma sono tanti. Dobbiamo ragionare in campo» i consigli di Simone che batte sempre sul tasto della concentrazione. Contro il Verona l’eccessiva frenesia di sbloccare il risultato ha prodotto, nel primo tempo, l’effetto opposto. «Se la squadra rimane lucida ricominceremo a segnare tanto». Non solo farli perché la Lazio ha palesato troppo spesso anche il problema opposto: subirli. Trentatré quelli incassati in campionato, otto in Europa in sette partite giocate. In solo due occasioni Strakosha ha mantenuto inviolata la porta: «Non vogliamo mai prendere gol, ci alleniamo sempre per questo. Il nervosismo ci sta, domani dobbiamo mettere tutta la rabbia per vincere».
DUBBI DI FORMAZIONE
«Può essere la partita di tutti i giocatori. Ho in testa qualcosa, ma nulla di ufficiale» ammette Inzaghi che solo questa mattina scioglierà gli ultimi dubbi di formazione. Qualcuno non ha recuperato. In porta Strakosha, davanti a lui de Vrij e a sinistra Caceres. Radu resta in panchina. Il primo ballottaggio è sul centrale di destra con Wallace in vantaggio su Bastos. A centrocampo Leiva, scontata la squalifica in campionato, si riprende il suo posto in cabina di regia. A destra avrà Parolo, a sinistra altro punto interrogativo. Milinkovic favorito su Luis Alberto, provato ieri in quel ruolo. Sugli esterni spazio a Basta e Lulic. In avanti dal primo minuto ci sarà Felipe Anderson che si è guadagnato la chance rimettendosi in riga dopo la burrasca di due settimane fa. 
ALLERTA TIFOSI OSPITI
Più di ventimila i biglietti venduti. Sarà un’invasione di tifosi romeni: attesi in 10 mila. Quattromila i tagliandi staccati dagli ospiti. Allerta massima da parte della Questura di Roma, il problema è il prefiltraggio dei tifosi della Steaua residenti nella Capitale. 
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