Inzaghi, con l'Udinese è un esame da 10

Inzaghi, con l'Udinese è un esame da 10
di Emiliano Bernardini
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Domenica 5 Novembre 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 12:59
«Vincere a tutti i costi». Inzaghi non usa mezze misure, parlando della partita di questo pomeriggio contro l’udinese. Servono i tre punti per rimanere in alto e non perdere terreno dalle prime della classe. Il tecnico sa bene che la squadra ha speso tante energie fisiche, ma soprattutto mentali, in questo tour de force che si concluderà oggi pomeriggio. Poi la sosta benedetta e ristoratrice. Un ultimo passo, il più faticoso da fare. Per questo Inzaghi sta tenendo alta l’attenzione dei suoi. Vuole centrare il decimo successo consecutivo tra coppa e campionato. «Ho chiesto questo, siamo alla fine di un ciclo strepitoso, ma non è ancora finito. La partita è importante per la classifica, i ragazzi sono stati messi sull’attenti, l’Udinese verrà a giocarsi la sua partita», ha sottolineato il tecnico biancoceleste. L’Udinese dopo un inizio complicato ha ritrovato smalto: ha vinto le ultime 2 partite contro Sassuolo e Atalanta. Ha ritrovato entusiasmo e di certo quest’oggi non verrà a fare da sparring partner all’Olimpico. «È una partita complicata, affrontiamo una squadra in salute. Hanno sistemato la classifica, sono in fiducia, dovremo fare una partita attenta», suggerisce Inzaghi.
CIRO E VENTURA
Simone ha qualche problema in attacco: Immobile non è al cento per cento e Caicedo dovrà stare fuori per un mese. L’attaccante napoletano, che ha riposato in Europa League per via di un affaticamento al quadricipite, non è ancora al meglio. Ieri è stato il primo ad arrivare al centro sportivo. Ha voglia di esserci sempre, pur essendo molto timoroso. Lo testimonia il mancato allenamento di venerdì. Nella testa di Ciro c’è la Lazio, ma anche la Nazionale. Il ct Ventura nei giorni scorsi gli ha chiesto di risparmiarsi: lo spareggio con la Svezia vale il mondiale in Russia. Lo ha fatto anche ieri. Immobile sa bene quanto sia fondamentale la sua presenza anche in Azzurro. «È un giocatore importante per noi, è generoso, con me in panchina ha saltato una partita per squalifica con il Chievo. C’è fiducia, vedremo il responso del campo e se impiegarlo o meno» il pensiero di Inzaghi. 
LA SOLUZIONE
L’interrogativo è: come accontentare tutti? Ciro potrebbe partire dal primo minuto ed essere sostituito in corso d’opera a seconda di come andrà la partita. L’azzurro conta ma non può tradire il biancoceleste e così si fa in due. Simone ha studiato già la soluzione alternativa: Lazio in stile derby dello scorso anno quando Immobile dovette arrendersi ad una febbre intestinale. Nani farà il Keita della situazione. È lo stesso tecnico a formulare l’ipotesi: «Luis può fare tutto. Sa benissimo di volta in volta quello che gli chiedo. Ha esperienza, può fare quel ruolo con caratteristiche diverse». Ma la notizia è che Ciro ci sarà. Almeno all’inizio. 
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