Lazio, alla ricerca della vittoria perduta

Lazio, alla ricerca della vittoria perduta
di Emiliano Bernardini
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Lunedì 19 Febbraio 2018, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 16:36
A La sconfitta dell’Inter contro il “malefico” Genoa, che ha dato il la proprio alla crisi della Lazio, è l’occasione per i biancocelesti per ritrovarsi e tornare ad occupare un posto Champions. Una chance da cogliere al volo per riportare il sole dalle parti di Formello e restituire la serenità allo spogliatoio: arma segreta del successo d’Inzaghi. Quattro sconfitte di fila tra coppa e campionato, il tecnico laziale non le aveva mai collezionate. Qualche scricchiolio si è cominciato a sentire distintamente ma questo è il momento di tapparsi le orecchie e andare avanti. A giugno poi si tireranno le fila. Simone conosce perfettamente la situazione ed è per questo che in conferenza stampa lancia qualche avvertimento: «Abbiamo capito che dobbiamo dare il 120% in tutte le partite, forse eravamo abituati in un determinato modo, gli avversari ora sono maggiormente stimolati a giocare contro una Lazio così. Non penso che si tratti di umiltà, abbiamo fatto qualcosa di straordinario, ci si aspetta sempre di vincere, magari anche non dando il 120%. Siamo gli unici ad aver vinto già un titolo, per tornare a vincere dobbiamo tornare a dare il 120%, lo ripeto».
«AVANTI CON IL 3-5-2»
Un calo mentale che per forza di cose si ripercuote sulle gambe ma alla Lazio, in questo periodo, sta venendo meno anche la fortuna. Questa sera i biancocelesti si troveranno di fronte il Verona, penultimo in classifica, e senza troppe velleità. «Un’occasione unica, insieme alla Juve e al Milan siamo gli unici ancora in corsa su tutti i fronti. Possiamo toglierci altre soddisfazioni, ma da domani dobbiamo tornare a dare di più, compreso io» ammette Inzaghi. Negli ultimi giorni è finito nel mirino della critica il modulo scelto che farebbe prendere troppi gol ai biancocelesti ma il tecnico non arretra sulle sue decisioni: «Sicuramente stiamo commettendo qualche errore di troppo dietro ma il 3-5-2 non lo cambio. È una delle mie certezze. Non mi è mai venuto in mente di cambiare qualcosa che sta andando bene. Sono arrivate sconfitte consecutive, ripeto: meglio ora che dopo». Poi blocca anche le voci sui continui malumori di qualche giocatore: «Mugugni non ci sono stati, sono stati scritti e letti». Già ma poi le sue scelte fanno capire altro. 
LE SCELTE
Detto che il modulo resterà lo stesso, cambieranno nuovemente gli interpreti. Strakosha tra i pali, in difesa torna Wallace dopo la prova poco brillante contro il Napoli, con de Vrij e Radu. A centrocampo non ci sarà Leiva, squalificato. «Probabilmente l’avrei fatto rifiatare lo stesso, questo turno di pausa gli farà bene» rivela Inzaghi che ha scelto Parolo per sostituirlo. Capitan Lulic giocherà mezzala insieme a Milinkovic. Sugli esterni spazio a Marusic e Lukaku. Panchina per il polemico Nani e per il ritrovato Felipe Anderson che con ogni probabilità partirà titolare in Europa League nel ritorno contro la Steaua Bucarest. Nel ruo di mezza punta si riprende la sua maglia Luis Alberto, anche lui finito sotto accusa nella gara persa contro il Napoli. In avanti Immobile che vuole ritrovare il gol. E lo spera la Lazio perché quando Ciro non segna i biancocelesti non vincono. Oggi all’Olimpico arriva però l’Hellas una delle vittime preferite dell’attaccante laziale: sei reti in carriera. 
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