​Lazio, Inzaghi: «Keita? Nessuno è indispensabile. Bisogna comportarsi da uomini»

Lazio, Inzaghi: «Keita? Nessuno è indispensabile. Bisogna comportarsi da uomini»
di Valerio Cassetta
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Sabato 19 Agosto 2017, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 10:17

Dopo la vittoria in Supercoppa, la Lazio vuole partire bene anche in campionato. Alla vigilia della sfida contro la Spal, in programma domani sera all’Olimpico, Simone Inzaghi, tecnico dei biancocelesti, ha parlato in conferenza stampa a Formello:

Griglia di partenza. «Le griglie è sempre difficile alla vigilia. E’ nomale che altre squadre si sono rinforzate e hanno investito per far meglio lo scorso anno. Ci sarà da lottare, perché tante squadre hanno fatto passi in avanti, ma noi siamo lì. Adesso ho visto che dopo vittoria Supercoppa qualcuno parla della Lazio. Ero fiducioso e conosco la squadra che alleno. Ora si ritorna a parlare della Lazio, prima nessuno ci metteva nei primi sette o otto posti. Leggo, mi informo e pensavo che la Lazio meritasse di più».

Keita . «Se n’è parlato tanto. E’ un giocatore su cui ho puntato ad occhi chiusi sempre. Parlano i fatti, prima di me nessuno lo aveva fatto giocare così tanto. Ho sempre puntato su di lui e ci avrei puntato anche per questa patita. Nell’ultima settimana non ho visto gli atteggiamenti giusti, e non potevo anteporlo alla squadra. Così ho deciso alla vigilia di escluderlo. Tutti sono importanti e nessuno è indispensabile».

Supercoppa. «Stiamo parlando di una vittoria storica e meritata, perché nessuno alla vigilia ci avrebbe scommesso. Io pero ero molto fiducioso e l’ho detto a cena anche al mio staff. Sapevo che avremmo fatto la prestazione, poi la vittoria la decidono anche gli episodi. Abbiamo dimostrato compattezza, battendo una tra le più forti d’Europa».

Champions League. «E’ normale che in cuor mio c’è speranza, ma secondo me inizialmente ci sono milanesi che hanno investito e speso tanto. Poi le prime tre che sono arrivate lo scorso, oltre ad Atalanta, Torino e Fiorentina, che si sono mosse bene.  Se siamo da primi quattro posti è ancora presto, dico che altre squadre si sono rafforzate. Il desidero è arrivare nei piani alti per tanto tempo».

Var. «Sono favorevole perché l’anno scorso siamo stati danneggiati, e con il Var non dovrebbe succedere. Ci dovremo abituare, è uno strumento innovativo che il calcio non ha mai visto. Magari al 90’ bisognerà stare fermi un attimo per decidere, ma occorre fare in modo che i tempi siano più veloci del solito».

Spal. «Ne ho parlato con la squadra tanto. Servirà una prova di grandissima maturità. Dopo una vittoria così può scattare qualcosa inconsciamente. E’ stata una grandissima emozione. Bisogna partire, incontreremo una neopromossa con un allenatore preparato che conosco. Non sarà semplice».

Mercato. «Credo che dovrebbe già essere chiuso dalla vigilia della Supercoppa, con la prima partita ufficiale. Non sono contento che ci siano alcuni giocatori nelle prime due partite che non voglio stare qui. E’ una regola che va rivista e ne ho parlato nelle sedi opportune. Stiamo operando bene e vedere cosa succederà con Keita, un giocatore che dovrebbe essere sostituito immediatamente se andrà via».

Palombi. «Potrebbe giocare. Ha lavorato bene da inizio ritiro. Vediamo come precederà il recupero di Leiva. Lui, Murgia e Di Gennaro stanno lavorando bene. Domani avremo un piccolo worm up e poi decideremo».

Luis Alberto. «Ha fatto vedere a tutti che giocatore è. Ha tantissima qualità abbinata a quantità. I dati dicono che ha corso come un Parolo e un Milinkovic. Ho parlato con lui, dicendo che sarebbe potuto diventare una risorsa. Non gli ho regalato nulla. Gli avevo parlato, lui ha fatto questo mese e mezzo nel migliore dei modi, e avete visto come ha giocato. Può fare il play maker, la mezzala, giocare in un centrocampo a due e fare la seconda punta».

Hoedt. «Oggi sarà all’allenamento, poi vedremo gli sviluppi. Lui per noi è importante perché ci dà diverse soluzioni. Ha chiesto di andare via perché vuole giocare sempre, e qui non è possibile: 40 partite su 40 non le ha fatte nessuno. Come minutaggio ha giocato tantissimo lo scorso anno, più di de Vrij e Bastos. Ho cercato di dirgli che avrebbe potuto giocare di più, ma continua con il suo pensiero. Gli ho anche detto che con la Lazio ha conquistato la Nazionale. Domani sarà convocato e poi vedremo. Se sarà ceduto dovremo intervenire, cercando un mancino. Giocando a tre senza Hoedt perdiamo diverse soluzioni, rimanendo solo su Radu».

Caicedo. «L’ho voluto, è un giocare che mi piace. E’ arrivato più tardi di tutti, in Austria. Ha grande spirito e si sta impegnando parecchio. Quando troverà la condizione fisica, ci darà soddisfazioni».

Certificati medici. «E’ una cosa sbagliatissima perché si manca di rispetto allenatore, compagni e società.

Come è giusto che sia, uno può avere in testa di fare ciò che vuole, desiderando di andare altrove. Bisogna comportarsi da uomini, venendo agli allenamenti. E’ una cosa che non va bene, non è più una novità, sta diventando un’abitudine e deve cambiare per forza».

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