Lazio, Inzaghi studia come calare il poker della fantasia

Lazio, Inzaghi studia come calare il poker della fantasia
di Daniele Magliocchetti
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Domenica 3 Settembre 2017, 11:14
La fantasia torna al potere. La libertà di osare e l'imprevedibilità prendono finalmente il sopravvento. Sarà una Lazio pronta a stupire e a far divertire. Inzaghi ce l'ha già bene in mente. L'arrivo di Nani non è stata solo una ciliegina sulla torta, ma il coronamento di un disegno tattico che l'allenatore sognava da tempo. Avere a disposizione di questi tempi un calciatore che tanti ti invidiano come Milinkovic-Savic, grandissima qualità e tanta sostanza allo stesso tempo, e poterci affiancare talenti come Felipe Anderson e Nani, più un finalizzatore come Immobile, è un tesoro da far fruttare. E un delitto non poterci costruire una squadra attorno che faccia in modo che i quattro possano diventare un'arma fondamentale.

ATTACCO DA SOGNO
L'anno scorso il tecnico era convinto di poter avere una Lazio forte e sperava di arrivare al secondo anno, con una squadra ancora più competitiva. Non farà mai paragoni e forse nemmeno lo dirà mai pubblicamente, ma, nonostante il mancato arrivo del difensore (anche se c'è l'idea di Basta da adottare come quinto centrale), l'allenatore è strafelice dell'organico e sicuro che questa rosa a sua disposizione sia più forte di quella della passata stagione. Ci sono Keita e Biglia in meno, ma dal suo punto di vista c'è Milinkovic-Savic con un anno in più e sono arrivati due giocatori come Lucas Leiva e Nani che garantiscono qualità, ma hanno tanta esperienza a livello internazionale. E questo per Simone è un valore in più. Che quasi non ha prezzo. Per questo quando il diesse Tare gli ha proposto il portoghese ex United, il tecnico ha fatto i salti di gioia perché già immaginava di poter schierare insieme Immobile, con ai lati o subito dietro tre giocatori di grande tecnica e qualità. Nella sua testa, infatti, nonostante sia partito per il ritiro pre-campionato con l'idea di base del 3-5-2 adesso, dopo averlo sperimentato e testato in allenamento, è pronto a virare sul 4-2-3-1 di partenza per poi farlo diventare di nuovo 4-3-3. Per statistiche, dati e caratteristiche tecniche, Felipe Anderson e Nani, ma pure Luis Alberto, per la loro facilità di saltare l'uomo e d'inserirsi, creano sempre superiorità numerica e potrebbero agevolare ancora di più un cecchino d'area di rigore come Immobile. Il 4-2-3-1 sembra calzare a pennello per la Lazio che sta per nascere.

BASI SOLIDE
Per far sì che lì davanti tutto funzioni a meraviglia e la squadra non sia tanto squilibrata, il tecnico dovrà fare affidamento e chiedere un gran sacrificio a giocatori come Leiva e Parolo in primis, ma anche a Lulic e lo stesso Luis Alberto, quest'anno vero uomo jolly dei biancocelesti, che avranno il compito di supportare i quattro moschettieri. Non sarà facile. L'idea di Simone è di proporre un simile assetto da subito, ma difficilmente ci riuscirà anche perché le condizioni di Felipe Anderson migliorano lentamente. Con il Milan è molto probabile che il modulo resti il 3-5-2, con Nani ad agire alle spalle di Immobile, un po' come il portoghese faceva in nazionale nell'ultimo europeo con CR7, grande amico del sette laziale, tanto che Cristiano via social ha augurato fortuna al connazionale e promesso di venirlo un giorno a vedere all'Olimpico. Le premesse per vedere una Lazio ancora più diversa rispetto all'anno scorso e più spumeggiante ci sono tutte. Tocca ancora una volta a Inzaghi assemblare il tutto e renderlo possibile. Lui, Inzaghino, ci sta già lavorando ed è sicuro che sia la via giusta per puntare alla Champions League.
 
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