Lazio, Inzaghi: «Voglio essere il presente e il futuro».
Tare: «Scelta coraggiosa e ambiziosa»

Simone Inzaghi
di Valerio Cassetta
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Sabato 9 Aprile 2016, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 15:22
Formello - Dopo cinque giorni di ritiro a Norcia, la Lazio prova a ripartire dalla trasferta di Palermo. Alla vigilia della gara contro i rosanero, Simone Inzaghi, neo-allenatore biancoceleste in seguito all’esonero di Pioli, ha parlato in conferenza stampa.

Prima del mister, è intervenuto il ds Igli Tare, che ha presentato il nuovo tecnico: «Buonasera, veniamo da una settimana difficile, non lo nascondo. Si è detto e parlato troppo. Abbiamo preso la decisone di cambiare tecnico dopo il derby. Al mister Pioli e allo staff vanno i miei ringraziamenti per il lavoro svolto. Guardiamo avanti, al futuro con una scelta giovane e coraggiosa, ma anche ambiziosa. Simone Inzaghi lo conoscete tutti, rappresenta lo spirito. laziale e ha scritto storia della Lazio. Ha ottenuto ottimi risultati nel settore giovanile e la società ha preso la decisione di affidagli la prima quadra in questo finale di stagione. Gli facciamo un grande in bocca al lupo per il futuro!».

Poi ha preso la parola mister Inzaghi:

Emozione. «E’ stata una settimana speciale, diventare l’allenatore della Lazio era il mio obiettivo da quando ho iniziato. Dopo sei anni ce l’ho fatta, sono contento e orgoglioso, non vedo l’ora di cominciare».

Caratteristiche. «Dobbiamo fare sette partite alla grande, i ragazzi lo sanno. Ho trovato grande disponibilità. Per quello che ho visto, possiamo fare molto bene».

Futuro. «Certamente, voglio essere l’allenatore attuale e del futuro, ma lo dirà il campo. Ho trovato un gruppo che viene da un brutto periodo, ci sono passato anche io e so cosa vuol dire, ma deve avere la forza di ripartire».

Voglia di ripartire. «Ho sensazioni positive, abbiamo voglia di giocare e tornare a vincere».

Spogliatoio. «Da giocatore so che questi periodi possono capitare. Ho vinto uno scudetto con Erikosson e l’anno successivo io mister è stato esonerato. La squadra ha qualità e lo scorso anno ha messo sotto tutti, tranne la Juventus. Ci sono dei momenti in cui le cose non vanno bene, ma possiamo uscirne».

Preoccupazioni. «Ho trovato grande disponibilità dai giocatori, anche da Mauri e Radu che hanno giocato con me. Io ho chiesto rispetto e disponibilità. Un po’ di abbattimento c’è, ma dobbiamo uscirne, affrontando le gare nel migliore dei modi».

Tifosi. «Momento particolare. Il mio desiderio è vedere gli stadi senza barriere e con più famiglie. I problemi ci sono in tutta Italia, non solo a Roma».

Traghettatore. «Saranno sette partite importantissime e vogliamo giocarle nel migliore dei modi. Penseremo una partita alla volta».

Ritiro. «Ho lavorato sia mentalmente che tatticamente in questa settimana. La botta del derby è stata importante».

Modelli. «Ho avuto tanti tecnici, tra cui Novellino, che incontrerò domani. Ho cercato di apprendere tanto da tutti. Se devo citarne uno, dico Materazzi, perché a livello calcistico è stato importante e mi ha lanciato quando ero a Piacenza. Poi ne ho avuto altri, come Mancini, Simeone e Delio Rossi».

Inzaghi pensiero. «In queste sette partite, tutto può succedere, ci sono 21 punti in palio. Giocheremo per vincere».

Tattica e scelte. «Modulo? In sei anni ho giocato con il 4-3-3. Sceglierò chi meriterà di giocare. L’approccio alle gare deve essere diverso».

Recuperi. «Basta non è stato convocato: lavorato bene in settimana, ma non benissimo e non sarà disponibile. Milinkovic sarà a disposizione. Lulic?Ha qualche problemino, valuteremo domani. Mauricio può giocare terzino, ma c’è anche Patric che può giocare sinistra e anche Germoni».

Confronto tifosi durante il ritiro. «Incontro con toni civili. Domani la reazione in campo si vedrà».

Pioli. «La prima cosa che ho fatto è stata chiamar Stefano, una bravissima persona e grande allenatore. L’ho fatto appena ho avuto l’incarico. Mi sono sentito in dovere di chiamarlo. In passato abbiamo parlato spesso di calcio».

Rinforzi dalla Primavera. «Abbiamo già convocato 3-4 ragazzi perché siamo in emergenza a livello difensivo, è chiaro che il salto dalla Primavera alla prima squadra è grande».

Centravanti. «Non ho preferenze per nessuno dei tre, giocherà chi meriterà».

Fratello maggiore. «Pippo mi ha fato l’in bocca al lupo per primo insieme alla mia famiglia e alla mia compagna».

Mercato. «Devo pensare solo a queste sette partite, devo tirare fuori il massimo da questa squadra, che ha tante qualità».
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