Lazio, contro la Juventus in stile derby

Lazio, contro la Juventus in stile derby
di Emiliano Bernardini
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Lunedì 15 Maggio 2017, 07:30
Squadra che vince non si cambia. Muta invece la location. Niente più salotto di casa Inzaghi, ma la foresteria di Formello. Il tecnico della Lazio ed il suo staff si sono ritrovati nei giorni scorsi e hanno iniziato a studiare quella macchina perfetta che è la Juventus. Hanno passato in rassegna le ultime gare contro il Barcellona e il Monaco in Champions e poi quelle contro Atalanta e Torino in campionato. Ieri sera invece ognuno nel salotto di casa proprio ha guardato il posticipo tra i bianconeri e la Roma. E poco importa se la Juventus è scesa in campo con molte riserve, quello che conta è studiare le mosse e capire la psicologia di Allegri per riuscire finalmente a battere la Vecchia Signora.

DVD E NUMERI
L’ultima vittoria risale addirittura a 14 anni fa, dicembre 2003: da allora 19 vittorie bianconere e sei pareggi in 25 incontri. La Juventus è la bestia nera della Lazio. In questo campionato sono arrivati altri due ko. Senza appello quello del 22 gennaio allo Stadium, meno netto invece quello di fine agosto. Inzaghi vuole infrangere il tabù e così userà lo stesso metodo che ha utilizzato per battere la Roma nel derby. Simone e la sua squadra si sono focalizzati sui singoli giocatori e sulla tattiche di Allegri. Hanno consumato i filmati a forza di mandare avanti e indietro le azioni per cercare di trovare contro mosse.
 Tre i dvd su cui si sono soffermati maggiormente: le gare perfette dei bianconeri contro il Barcellona e contro il Monaco e il pareggio contro l’Atalanta. Di sicuro quella contro i francesi è il tipo di partita che più si avvicina a quella che giocheranno i bianconeri. Numeri, schede e piccole clip dei giocatori avversari per ogni ruolo che Inzaghi ha inviato tramite whatsapp sui cellulari dei suoi. Un modo intelligente di sfruttare la mania per gli smartphone, così da poter studiare il “nemico” seduti comodamente in poltrona o direttamente dal letto. Ironia del destino, il modulo fantasia della Juventus è nato proprio nella gara di campionato contro i biancocelesti, quando Allegri decise di affidarsi solo alle sue sensazioni. E così il tecnico schiera insieme per la prima volta dall’inizio Mandzukic, Higuain e Dybala e aggiunge Cuadrado sulla linea dei trequartisti, varando un inedito 4-2-3-1. Un modulo che ha permesso ai bianconeri di proseguire la loro corsa, diventando se possibile ancor più cattivi e letali. Tattica sì, ma anche molto lavoro sulla testa. E così Inzaghi ha fissato anche un martellamento psicologico per i suoi con dei video emozionali e un discorso prima della gara.

TUTTO SU BALDE
Ieri, come detto, giorno di relax per squadra e staff che ha cercato di rilassarsi il più possibile per fare poi il pieno di concentrazione già da oggi, quando si riuniranno tutti nuovamente davanti alla televisione per mettere a punto le ultime mosse. Il modulo sarà il 3-5-2. Da capire se Parolo ce la farà o no. È una variabile troppo importante nello scacchiere biancoceleste. Di sicuro non ci sarà Lukaku. In porta giocherà Strakosha. La linea a tre sarà composta da Bastos, che aveva già arginato alla grande Higuain in campionato, de Vrij e Wallace. A centrocampo Basta, Milinkovic, Biglia, Parolo e Lulic. In avanti Keita e immobile. Balde è in un periodo magico e appena tocca un pallone lo spedisce in porta, di sicuro anche ingolosito dal bonus per le reti realizzate. Il lavoro psicologico fatto sul senegalese, molto del merito è del preparatore Ripert, sta funzionando alla grande. In panchina, invece, come a Firenze Felipe Anderson. Il brasiliano deve ritrovare i giusti stimoli e Inzaghi vuole tenerselo vicino per caricarlo e spedirlo dentro a gara in corso. Se Parolo però non dovesse farcela Felipe potrebbe giocare dal primo minuto, con Lulic al fianco di Biglia. Ma nella mente di Simone si sta facendo largo anche l’ipotesi Murgia.
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