Keita all'ultimo bacio: il Milan resta in pole, la Juventus attende ma la Lazio tenta il rinnovo

Keita all'ultimo bacio: il Milan resta in pole, la Juventus attende ma la Lazio tenta il rinnovo
di Alberto Abbate
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Martedì 9 Maggio 2017, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 10:35
Che ci frega di Mbappé, noi c’abbiamo Keita-gol. Raggiunto a quota 14 l’enfant prodige di Monaco, il senegalese è anche nella top Under 23 d’Europa. E pensare che Balde stasera poteva sfidare coi francesi la Juve in semifinale Champions, invece l’affronterà mercoledì prossimo in finale di Coppa Italia. Come nel derby, stavolta Inzaghi non rinuncerà a un Keita così: sei gol nelle ultime tre partite, non gli era mai successo. Ecco il certificato della maturazione di questo talento: «Continuità, determinazione e professionalità tutto l’anno... I risultati si vedono! Grande soddisfazione per tutto il team Keita Balde Diao».

 
E’ il solito cinguettio polemico dell’agente Calenda, che rovina i fuochi d’artificio dei laziali. Perché c’è ancora il buio intorno al futuro del pupillo. Domenica As dava per certo l’accordo totale col Siviglia, informazione deviata dall’avvistamento d’un sosia venerdì allo stadio Pizjuán? «Sarà molto complicato tornare in Spagna, non ero io a Siviglia», giura Keita in diretta su Instagram, indicando al fianco un amico. 

BOMBER
“Baldoria” a Barcellona, ieri, per festeggiare un altro gol insieme al fratellino Tounkara: «Sto offrendo il pranzo a tutti», rivela fra un sorriso e un altro con un video a tavola in un ristorante della capitale catalana. Ci sono tantissimi tifosi a fargli domande. Chi gli chiede di restare alla Lazio, chi d’andare al Milan o alla Juventus. Keita non risponde sul futuro, il suo presente è la Lazio. E dice che questo scugnizzo colorato è il primo (con 29 centri) bomber dell’attuale rosa biancoceleste. Prima di Felipe (26) e dello stesso Immobile, a 25 in questa prima stagione. Con le ultime tre reti, il senegalese mette la freccia su tutti. Chissà se Lotito riuscirà a fermarlo. A Formello si dicono ottimisti per aver convinto il presidente a provarci: la mossa della disperazione o solo una strategia mediatica prima dell’addio?

OFFERTA
Il tentativo ci sarà nelle prossime ore, questa volta è certo. Lotito offrirà a Keita il rinnovo a 1,5 milioni a stagione. Una cifra che probabilmente in estate - ma anche sino a novembre - avrebbe accontentato l’ex gioiello catalano. Adesso potrebbe essere troppo tardi, alla luce di quanto dimostrato e soprattutto delle offerte contrattuali (da 2,2 milioni delle pretendenti. Ma - come accaduto con Hernanes di fronte ai tifosi - dovrà essere Keita a rifiutare (anche agli occhi d’Inzaghi in pressing per trattenerlo) e quindi a decidere d’andar via. Poi chi lo vorrà dovrà sedersi a trattare con Lotito: il ds rossonero Mirabelli è in vantaggio e offre Lapadula, vecchio pallino di Tare. La Juve monitora e propone lo scambio con Pjaca. Al momento, com’era successo col Napoli (contropartite Zapata e Giaccherini), a Villa San Sebastiano rispondono picche. Non importa che il senegalese sia a scadenza nel 2018, il presidente biancoceleste alza addirittura il prezzo cash a 30-35 milioni. Una base di partenza monstre, ma adesso in tanti sono pronti ad abboccare all’asta. Lotito e Tare giocano sul fatto d’avere comunque in mano una plusvalenza (presa a parametro dal Barcellona), Simoncino invece dovrà eventualmente fare i conti con l’assenza. 
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