Lazio, arrivano i soldi. Lotito è vicino alla firma con una società tedesca sarà lo sponsor per i prossimi 3 anni

Lazio, arrivano i soldi. Lotito è vicino alla firma con una società tedesca sarà lo sponsor per i prossimi 3 anni
di Alberto Abbate, Emiliano Bernardini
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Giovedì 5 Maggio 2016, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 21:05

Soldi freschi in arrivo dalla Germania per la Lazio. Ancora è una speranza, non una notizia. Anche se non parliamo certo di una pioggia di monete d’oro, ma finalmente di un discreto introito. Che potrebbe consentire alle casse biancocelesti di avere maggiore liquidità da investire sul prossimo mercato. I tifosi lo rimproverano a Lotito da anni, è una delle prime critiche a questa gestione societaria: sarebbe bello poterla depennare dalla lista. I biancocelesti, dopo ben 9 anni (anzi, esattamente 8 anni, 10 mesi e 4 giorni), potrebbero tornare ad avere uno sponsor sulle maglie. L’ultima volta era stata nella stagione 2007-2008, quando sulle casacche campeggiava la scritta Ina Assitalia. Stavolta niente assicurazioni. Il nome top secret che potrebbe comparire sulle nuove divise è la Dussmann Service, società tedesca che si occupa, tra le altre attività, di pulizie nel settore sanitario e scolastico. E’ una delle aziende più importanti in Germania (tanto d’avere l’appalto del padiglione tedesco a Expo 2015), ma con una presenza capillare su tutti gli ospedali e gli istituti del territorio italiano. A Roma così come a Salerno. La trattativa è ancora in via di definizione, anche se sembrerebbe ben avviata. Così circolano addirittura le prime cifre, che parlano di un accordo triennale sulla base di 5 milioni di euro a stagione per un totale di 15 milioni. Un bel tesoretto per dar via alla rivoluzione/restaurazione della Lazio. A Formello s’affrettano a smentire i rumors. 

IL PRECEDENTE
Ed è giusto che sia così, alla luce delle ultime trattative fallite. Basti pensare a quella con l’Azerbaijan. Lotito ci lavorava dall’inizio del 2015, a ottobre aveva pure fatto un blitz a Baku. Ufficialmente, a seguito della Nazionale italiana, in quanto consigliere federale, ma anche per provare a riavviare i contatti con Aliyev, presidente della democrazia azera e grande appassionato di calcio, tanto da sfruttare il pallone per promuovere il turismo del suo Paese. Aliyev s’era già avvicinato al brand biancoceleste tra il 2012 e il 2013, allora l’accordo saltò, gli azeri virarono con decisione verso Madrid e in breve tempo trovarono l’intesa con l’Atletico. Una partnership che ha portato ai Colchoneros circa 12 milioni a stagione. Inutile farsi inghiottire però dal rimorso, ora è il momento di dare una svolta per tutte. Lotito da quasi un decennio urla ai quattro venti di non voler svalorizzare il marchio. 

L’INFERMERIA
I contatti con "Land of Fire” si erano interrotti bruscamente a fine agosto per colpa della Champions: la qualificazione era un fattore imprescindibile. E adesso che la Lazio difficilmente giocherà persino in Europa League? Per la Dussmann - tra l’altro una “sorta” di concorrente delle aziende lotitiane - non dovrebbe essere un problema, ma da qui deriva l’offerta non certo irresistibile. Potrebbero essere inserite però delle clausole, in caso dei successivi piazzamenti biancocelesti nei prossimi due anni. E’ tutto in divenire. Bisogna incrociare le dita. Anche per non veder più - a intermittenza - solo lo sponsor Paideia sulle maglie. E magari riuscire a investire più denaro (un decimo delle tre big della Serie A) persino su macchinari e personale medico, senza la necessità di rivolgersi altrove.

E’ andato a curarsi un “buco” alla cartilagine ad Anversa, De Vrij, ora spera d’essere pronto per l’inizio del prossimo campionato. Stefan entusiasta ieri a Formello: «E’ bello potersi riallenare coi miei compagni». I dubbi si scioglieranno pian piano in estate, ma questo inizio fa ben sperare sotto molti punti di vista.

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